Ripresa delle attività sportive dopo il Covid, c’è il protocollo della Fmsi

Si accorciano i tempi per ottenere l’idoneità dopo il contagio. Controlli costanti in caso di forme gravi
Riprendere l’attività sportiva dopo aver superato il Covid si può e in assoluta sicurezza.
Importante però osservare le misure di sicurezza indicate dai professionisti in particolare dalla Federazione Medico Sportiva Italiana che in qualità di Federazione medica del Coni e unica società scientifica riconosciuta per la medicina dello sport dal Ministero della Salute ha elaborato il nuovo protocollo Return To Play per la ripresa dell’attività sportiva per gli atleti risultati positivi e guariti dal Covid-19.
La Fmsi del presidente Maurizio Casasco ha aggiornato il “protocollo in base alle più recenti evidenze medico-scientifiche in relazione all’infezione da Sars-Cov-2, che dimostrano come le complicanze cardiache (in particolare, la mio-pericardite) siano rare nei giovani atleti e si risolvano in genere favorevolmente in tempi relativamente brevi, anche in considerazione del fatto che gli atleti sono soggetti sani, essendo stati sottoposti periodicamente a screening per idoneità agonistica ai sensi della legislazione italiana”.
“Il documento, in linea con le più recenti decisioni assunte dal Governo contro la diffusione dei contagi da Covid-19, tiene conto del mutato contesto sanitario nazionale e dell’avanzamento della campagna vaccinale – prosegue la Fmsi -. L’obiettivo, in accordo con il Coni, è quello di favorire la ripresa dell’attività sportiva dopo infezione da Sars-Cov-2 in condizioni di sicurezza per l’atleta, senza ulteriore aggravio del Sistema sanitario nazionale – già molto impegnato nella gestione dell’emergenza pandemica – e limitando gli esami diagnostici necessari e, di conseguenza, i costi a carico delle famiglie. Sono stati, perciò, identificati i soli approfondimenti diagnostici essenziali, circoscritti in relazione all’età, alla presenza o meno di patologie individuate come fattori di rischio, allo status vaccinale, oltreché allo stadio clinico della malattia, nel massimo rispetto della tutela della salute degli atleti”.
“Le novità principali sono due – spiega Luca Magni, presidente dei medici sportivi pratesi – e riguardano le tempistiche, ovvero che con il nuovo protocollo chi sarà guarito dal Covid, avuto in una forma che non ha previsto ospedalizzazione o particolari criticità, potrà sottoporsi alla visita dopo 7 giorni se è sotto i 40 anni e dopo 14 giorni se è over 40 e non aspettare più i 30 giorni come nel protocollo precedente. Questo permetterà a molte società di poter riavere a disposizione i propri atleti in tempi ragionevoli. L’altra novità è che la visita, che comunque deve essere fatta per poter tornare a praticare attività sportiva, prevederà un test da sforzo con monitoraggio elettrocardiografico. Nei casi in cui la malattia si sia presentata in forme più aggressive sono previsti giustamente controlli più approfonditi ma era necessario aggiornare il protocollo tenuto conto della nuova fase in cui ci troviamo e la Federazione ha lavorato bene e velocemente in questa direzione”.