Eccellenza verso la ripartenza, ci sono le linee guida: svincolati i calciatori delle squadre che rinunciano

Il format deve prevedere la partecipazione di almeno 10 squadre. Protocollo sanitario uguale alla serie D
Eccellenza verso la ripartenza, ci sono le linee guida.
Le ha definite ieri la Figc e il presidente Gabriele Gravina ha inviato alla Lnd una lettera contenente una serie di indicazioni dettagliate a cui attenersi per programmare la stagione. Disposizioni generali e specifiche, relative sia alla composizione dei format dei campionati e del numero minimo di squadre partecipanti, che all’applicazione di norme transitorie in materia di tesseramento e alle disposizioni di carattere sanitario in merito al protocollo sanitario da adottare.
Innanzitutto la partecipazione alle competizioni per la stagione 2020/2021 non è obbligatoria e non è prevista nessuna retrocessione nelle categorie inferiori. In caso di indisponibilità a proseguire la stagione, le società rinunciatarie manterranno comunque il titolo sportivo riferito alla categoria e non incorreranno nelle sanzioni disciplinari previste dalle vigenti norme federali, ma, limitatamente alla stagione sportiva 2021/2022, non potranno beneficiare di eventuali ripescaggi nella categoria superiore.
I calciatori tesserati con le società rinunciatarie saranno svincolati in presenza delle condizioni o a fronte delle richieste di cui agli articoli 32 bis e 108 delle Noif, così come sarebbe avvenuto alla data del 30 giugno 2021 e trasferiti a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2021 ad altra società che prosegue nella medesima competizione la stagione sportiva, a semplice richiesta congiunta di quest’ultima e del calciatore.
La promozione alla categoria superiore potrà essere conseguita a seguito di un format che preveda la partecipazione di almeno 10 squadre in Eccellenza maschile, di almeno 8 squadre in serie C1 di calcio a cinque maschile e di almeno 5 squadre in Eccellenza femminile e serie C di calcio a cinque femminile. A tal fine, in deroga alle norme vigenti è consentita l’organizzazione congiunta di un girone del campionato da parte di due o più comitati regionali non in grado, se considerati singolarmente, di raggiungere il numero minimo di squadre partecipanti richiesto per la categoria.
Alle competizioni verrà applicato il protocollo sanitario attualmente vigente per i campionati nazionali della Lnd e le competizioni giovanili nazionali organizzate dal settore giovanile e scolastico della Figc.