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River Pieve, primi tasselli per l’Eccellenza. Micchi: “Ambiente ideale per far bene”

21 giugno 2020 | 18:14
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River Pieve, primi tasselli per l’Eccellenza. Micchi: “Ambiente ideale per far bene”

Per lo stadio oltre a Castelnuovo ipotesi Piazza al Serchio o Bagni di Lucca. Il tecnico incontrerà il suo passato gialloblù per la prima volta da mister

La vittoria del campionato di Promozione della River Pieve con un punto in meno e una gara da recuperare nei confronti del Prato 2000 è arrivata a tavolino. Oltre allo stop del campionato imposto dal Covid, in alcuni casi si è dovuto ricorrere anche agli allineamenti delle classifiche prima di stabilire chi sarebbe stato promosso.

Mister Micchi, è stata una lunga attesa ma ne è valsa la pena
La classifica finale è stata diramata allineando le squadre con le stesse gare giocate. Noi avevamo vinto a Ponte Buggianese per 2-0 e il Prato 2000 era stato battuto con lo stesso punteggio a Villa Basilica. La settimana successiva quando la nostra gara con la Larcianese è stata rinviata per impraticabilità di campo a Castelnuovo Garfagnana, loro hanno perso nuovamente a Calenzano. Con un eventuale nostro successo casalingo sulla Larcianese saremmo stati due punti avanti. Loro erano in calando e noi in quel momento eravamo in condizione, non so come sarebbe andata a finire. Ma le nostre chance le avremmo avute fino in fondo

Un campionato costretto dall’emergenza a ricorrere alla matematica
Ma che non toglie un dato di fatto. Il grande campionato della River Pieve. In una stagione dove abbiamo avuto tre gare rinviate e fuori casa abbiamo vinto più di tutte le altre

Eravate partiti per vincere…
Inizialmente pensavamo di aver allestito una buona squadra, puntavamo al raggiungimento dei playoff, poi se c’era la possibilità di vincere non ci saremmo tirati indietro. In un girone dove le pretendenti non mancavano: a partire dalla Sestese, al Prato 2000 per passare dal Monterpertoli, la Lampo, la Larcianese

Il suo biglietto da visita parla di 3 promozioni in 4 anni da allenatore. Non è da tutti e con la River che ha compiuto il doppio salto. Qual è stata la vostra forza?
La River Pieve è una società che ha molto entusiasmo, composta da ragazzi giovani intorno ai 40 anni. Puoi lavorare tranquillamente non ci sono pressioni, l’ambiente è l’ideale

Non c’è due senza tre e il quarto…
L’asticella si alza. Il campionato d’Eccellenza è un campionato tosto. La maggior parte delle squadre dovranno fare i conti con la crisi. Chi ha la fortuna di avere due soldini alla fine avrà la meglio sulle altre. Anche noi oggi non siamo in grado di quantificare su quali risorse effettive possiamo contare. Ai ragazzi chiediamo di venirci incontro il più possibile, magari attingendo maggiormente da coloro che arrivano dalla Garfagnana. Il nostro intento è quello di levarci delle soddisfazioni, ma non abbiamo l’obbligo di vincere il campionato.

Se lo sta già immaginando Castelnuovo-River. Derby garfagnino e trasferta a chilometri zero
Per la gente della River Pieve giocare con il Castelnuovo Garfagnana è un sogno se pensiamo dove era la Pieve tre anni fa. A noi piacerebbe continuare a giocare sul loro campo. Ci sono stati un paio di incontri a livello dirigenziale, vedremo se il Nardini continuerà a ospitarci

Altrimenti ci arrabbiamo…
Le altre opzioni possibili possono essere Piazza al Serchio o Bagni di Lucca

Lei contro la sua storia calcistica
Sarebbe la prima volta da allenatore

E da giocatore c’è qualche precedente
Si era il 19 aprile 2003 vestivo la maglia dell’Aglianese perdemmo 3-1 a Castelnuovo ma ebbi la gioia di segnare e poi quando ho vestito la maglia della Massese

Un pò di emozione…
Senz’altro. Ma questa non è più la società di quando vestivo la maglia

Il 30 novembre 2017 si è chiusa la sua prima esperienza a Castelnuovo da allenatore in Eccellenza. Che idea si è fatto di questo campionato.
È un campionato difficile dove la differenza la fanno gli attaccanti e con i migliori fai la differenza. Anche se quest’anno mi ripeto tutte le grandi avevano attaccanti validi, in Eccellenza è l’intero reparto offensivo quello che determina le squadre

State iniziando a gettare le basi?
Noi abbiamo la necessità di avere in rosa 4 ragazzi del 2002. La nostra difficoltà sta nel fatto che non abbiamo un settore giovanile da cui poter attingere e dovremo trovarli competitivi

Quest’anno avete potuto contare su Petracci
Un giocatore che ha vinto gli ultimi due campionati di Promozione. Dovremmo parlarci in settimana così come dovremo farlo con Monopoli, Mattei e Benassi. Praticamente i ragazzi che provenivano dalla Versilia

Può illustrarci le prime riconferme.
Con Cecchini, Satti, Filippi, Fontana, Morelli, Ferrarri, il classe 2001 Morelli e con Decanini l’accordo è già stato raggiunto. Con gli altri ci parleremo. A tutti chiederemo dei sacrifici, guarderemo di venirci incontro.

Il Covid 19 dà, il Covid 19 chiede.