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Coreglia, dopo 80 anni torna a casa la medaglietta dell’alpino Marino Donati

4 novembre 2021 | 11:01
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Coreglia, dopo 80 anni torna a casa la medaglietta dell’alpino Marino Donati

Sabato (6 novembre) la famiglia incontrerà il gruppo delle penne nere del Comune di Coreglia in ricordo dell’antenato

Dopo quasi 80 anni l’alpino Marino Donati è tornato a casa. O meglio, è tornato a casa l’unico suo ricordo personale, la medaglietta di riconoscimento militare che aveva con sè quando è caduto nel freddo gennaio del 1943 sul fronte russo durante l’ultima grande battaglia: quella di Nikilajewka, in cui gli Alpini, guidati dal loro generale Reverberi, ruppero la sacca e conclusero una tragica ma altrettanto eroica ritirata.

Sabato (6 novembre) la famiglia di Marino incontrerà gli alpini del gruppo del Comune di Coreglia e i rappresentanti dei gruppi della sezione Pisa Lucca e Livorno guidati dal loro presidente Domenico Bertolini.

Alle 9 gli alpini si stringeranno attorno alla famiglia e a tutta la comunità di Lucignana, il paese da dove proveniva Marino, in un momento di raccoglimento presso il monumento ai caduti della frazione. Poi alle 10,30 tutti si recheranno presso la sede degli alpini in via del Colle 1 a Piano di Coreglia, dove, secondo programma, il presidente Bertolini ricostruirà quegli ultimi tragici giorni delle penne nere sul fronte russo con una ricostruzione storica dal titolo L’ultima notte degli Alpini: cronaca di una ritirata entrata nella storia e successivamente, dopo le parole, si passerà alle immagini inedite con la presentazione del famoso libro dell’avvocato Marco Brancoli Pantera dal titolo Giampiero Brancoli Pantera fotografo in Russia con l’Armir in cui vengono riportate le esperienze e le foto inedite del padre che appunto era il fotografo ufficiale al seguito della nostra Ottava Armata.

Alla fine della mattinata il momento forse più emozionante con l’incontro e l’abbraccio simbolico, ma denso di significati e di emozioni, tra gli alpini di Coreglia guidati da Franco Motroni e la famiglia Donati, come in un cerchio che si chiude finalmente dopo quasi 80 anni, di fronte alla piastrina militare dell’alpino disperso.