Coronavirus: percorsi dedicati per gli anziani nelle Rsa e alberghi sanitari per i malati

Le novità inserite in due ordinanze del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi
Separazione e cure intermedie per Rsa, albergo sanitario per malati ora a casa. Sono questi gli ulteriori provvedimenti emanati questa mattina (7 aprile) con due ordinanze dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Le disposizioni prevedono l’invito a trasferirsi negli alberghi sanitari per chi ha contratto il Covid-19 ed attualmente si trova nella propria abitazione (più di 3500 in tutta la Toscana), parallelamente i positivi delle residenze per anziani o per disabili d’ora in poi avranno un’assistenza da cure intermedie, in strutture appositamente dedicate o nelle case di riposo dove già si trovano (se sarà possibile). Il tutto a carico del sistema sanitario regionale.
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Da casa negli alberghi sanitari
Negli ospedali la situazione sta migliorando: diminuiscono i ricoveri (e non solo quelli in terapia intensiva). Ma non è il momento di abbassare la guardia: vanno ridotti in tutti i modi i rischi di nuovi contagi, ripete il presidente. Così la Regione offrirà a tutti i pazienti positivi che oggi sono in isolamento nella propria abitazione – quelli che in ospedale non ci sono mai andati, perché stavano abbastanza bene, e quelli che dall’ospedale sono stati dimessi – la possibilità di trasferirsi ed essere assistiti in alberghi sanitari, dove le Asl dovranno garantire ogni giorno almeno una visita di medici e infermieri. “Gli alberghi sanitari offrono migliori garanzie di isolamento – spiega Rossi -. A casa non è detto che accada. Trasferirsi in un albergo sanitario protegge anche chi convive con il paziente. Inoltre le condizioni di salute potranno essere monitorate in modo più continuo”. Non è un obbligo. Le unità mobili di infermieri e medici, le Usca, che si recheranno nei prossimi giorni a casa dei pazienti, lo proporranno. La scelta sarà degli ammalati. “Ma vi invito ad accettare l’offerta – dice Rossi -. Chi poi volesse rimanere a casa dovrà comunque firmare una dichiarazione in cui rinuncia al trattamento proposto”.
Cure intermedie per i positivi della Rsa
Nuove norme e assistenza potenziata anche per le residenze per anziani e per quelle per disabili, dove nelle ultime settimane sono cresciuti i contagiati. “Gli ospiti positivi – dice Rossi – saranno d’ora in poi subito presi in carico dal servizio sanitario regionale, prevedendo per tutti almeno l’assistenza che è propria delle cure intermedie”. Infermieri dunque, medici e strumentazione adeguata. E non solo per i sintomatici, si precisa nella nuova ordinanza, ma anche per asintomatici e paucisintomatici, ovvero per chi sta bene e non ha i sintomi tipici della malattia. Rimane chiaramente la necessità di isolare i positivi. Questo potrà così avvenire all’interno della residenza – “se gli spazi consentiranno una separazione senza alcuna commistione” dice Rossi – altrimenti i malati dovranno essere trasferiti in strutture diverse e a questo proposte, destinate unicamente a malati Covid. Alcune Rsa o Rsd private, d’intesa con il gestore, potrebbero essere trasformate e rivolte alla sola accoglienza di ospiti positivi.
L’ordinanza affronta infine anche il problema del personale. Se medici, operatori e infermieri delle Asl non fossero sufficienti per la gestione sanitaria degli ospiti positivi, le aziende sanitarie sono autorizzate ad assunzioni con procedura d’urgenza, utilizzando le graduatorie Estar e facendo anche ricorso a contratti tempo indeterminato.