Infortunio alla Kme, sindacati in allarme. “Il grave infortunio avvenuto ad un operaio edile nello stabilimento – si legge in una nota di Fillea Cgil Lucca – denota come la situazione della sicurezza in edilizia sia fortemente preoccupante e conferma quanto resti ancora da fare per garantire la sicurezza e la vita dei lavoratori. Il cantiere è un luogo di lavoro molto pericoloso, il settore dell’edilizia va monitorato attraverso continui controlli e devono essere utilizzati gli enti bilaterali per la giusta formazione e prevenzione in materia di sicurezza”. “Chiediamo chiarezza – concludono i sindacati – sulle dinamiche di quanto accaduto, siamo vicini al lavoratore, alla sua famiglia e a tutti i compagni di lavoro”.
Interviene anche Filca Cisl Territoriale, per voce di Giacomo Bondielli, e la segretaria di Filca Toscana, Simona Riccio. “Purtroppo – dicono – oggi ci troviamo di fronte all’ennesimo infortunio grave sul lavoro nel settore dell’edilizia. Ed è il secondo nel giro di pochi giorni. Non possiamo andare avanti così, con la conta di ciò che di drammatico accade o può accadere. Le statistiche ci dicono che tra gli incidenti gravi uno su 10 avviene nell’edilizia, e il 60% sono infortuni per caduta dall’alto”. “Tutto ciò dimostra che occorre fare di più – sottolineano Bondielli e Riccio per Filca Cisl – soprattutto sul versante della formazione. Le ditte devono formare i lavoratori, almeno le nozioni minime devono essere patrimonio acquisito e consolidato da tutti”. “Da anni – continua la nota di Filca – chiediamo che venga istituita la patente a punti per le ditte, con penalizzazioni in casi di incidenti e infortuni o, al contrario, meccanismi di premialità. In più serve un tavolo istituzionale con il coinvolgimento della Regione per un quadro dei canoni precisi a cui poter far riferimento”.