Da Adra a partigiano, Dante Lazzeri in un libro

10 settembre 2019 | 15:43
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Da Adra a partigiano, Dante Lazzeri in un libro

Da disttruttore della regia aeronautica a partigiano. Raffaello Zaniboni racconta Dante Lazzeri in Storia di un Adra. La presentazione del libro è in programma per sabato 5 ottobre alle 9 al teatro Alfieri di Castelnuovo Garfagnana. Il volume ha il patrocinio del Comune e dell’Associazione arma aeronautica. Nato nel 1921 a Castelnuovo di Garfagnana è diventato capofamiglia all’età di circa 15 anni per la morte di suo padre.

Aveva due fratelli di età inferiore alla sua di 3 e 6 anni per cui oltre a studiare, faceva anche dei lavoretti qua e là per aiutare sua mamma a mantenere la famiglia. Fu quindi chiamato alle armi come leva esercito ma dato che i guadagni erano maggiori nll’Aeronautica Militare fece domanda e venne preso. Dopo alcuni spostamenti di sede uscì un bando della Am per entrare fare parte di un corpo speciale. Insieme al suo amico Carlo Coppi, con cui dividerà il periodo del servizio militare, superò una serie di prove psico- fisiche e venner ritenuto idoneo. Ha inizio così la fase Adra a Tarquinia. Lanci col paracadute diurni, notturni, in terra e in mare, uso di armi ed esplosivi, orientamento con la sola bussola e una cartina, difesa personale insegnata da Erminio Spalla. Aveva una memoria prodigiosa tanto che ha raccontato, unico dei suoi compagni, tutta la sua storia. Al decimo anniversario della fondazione del 17esimo stormo incursori della Am a Roma risponde a decine di domande del comandante Rinaldi, dei suoi ufficiali e dei suoi sottufficiali. Così viene resa nota la sua storia. “A me e a mio fratello mai prima aveva raccontato nulla, come del resto anche i suoi compagni non hanno lasciato niente ai propri figli – racconta Ivano Lazzeri -. L’8 settembre 43 Adra fu sciolta all’improvviso. Mio padre andò con Carlo Coppi a Roma dove venne ferito alla testa da un tedesco. Rimase 40 giorni in ospedale e quando rientrò a Castelnuovo fu chiamato nella Resistenza di cui divenne prima un capo squadra e poi un capo mandamento. Questo fino al termine della guerra”. L’incontro di sabato (5 ottobre) è aperto alle scuole e agli appassionati oltre che alle autorità.