Borgo, opposizione insiste su mozioni rigettate

3 settembre 2019 | 07:00
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Borgo, opposizione insiste su mozioni rigettate

Ancora polemica dopo le mozione presentate in consiglio comunale a Borgo a Mozzano dall’opposizione e bocciate in aula.
A parlare è il gruppo consiliare di Orgoglio Comune: “Siamo preoccupati e in parte anche sinceramente costernati da quanto pubblicato dal gruppo Missione Domani – dice –  con riferimento alle mozioni inerenti l’adozione della cosiddetta Carta di Pisa e la sottoposizione dei consiglieri, assessori e sindaco ai test antidroga. Mozioni rigettate con motivazioni che, oltre a sembrarci pretestuose, possono essere riassunte nel leitmotiv che sta caratterizzando questo periodo post elettorale: “Abbiamo vinto le elezioni” e questo ovviamente grazie alla nostra etica, onestà, capacità eccetera e quindi siamo autorizzati a fare o non fare qualsiasi cosa”.

“Potremmo citare le motivazioni – dice Orgoglio Comune – condivise dalle decine di consigli comunali, provinciali e regionali che hanno deciso di sottoscrivere la Carta ma riteniamo significativo riportare i passaggi iniziali di una lunga intervista al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi realizzata all’atto della sottoscrizione, avvenuta nel marzo del 2016, dello stesso codice etico oggi rigettato e ritenuto inutile dall’amministrazione del Comune di Borgo a Mozzano. ”La Regione Toscana – dice Rossi – ha seguito con attenzione la realizzazione della Carta, l’adesione dell’intera giunta è stata una delle prime azioni dell’attuale legislatura. Riteniamo che qualsiasi iniziativa che miri alla responsabilizzazione della pubblica amministrazione vada percorsa specialmente in un paese come il nostro dove spesso viene trascurato il fine fondamentale delle istituzioni e della pubblica amministrazione: agire per il perseguimento dell’interesse generale. La carta di avviso pubblico (o di Pisa) è un ottimo strumento per sviluppare responsabilità, trasparenza, evitare conflitti di interesse e degenerazioni corruttive”. Se questa è la matrice politica della mozione probabilmente sindaco e giunta stanno vivendo una crisi d’identità”.
“Anche la mozione – procede Orgoglio Comune – con la quale proponevamo, attenzione, non che la maggioranza si sottoponesse, ma che tutti ci sottoponessimo ai test antidroga è stata di fatto ridicolizzata nella discussione con la banalizzazione del grave problema che invece continua a coinvolgere sempre più giovani, anche del nostro territorio. Noi non solo continuiamo a ritenere che, così come già obbligatorio per molte attività lavorativa, a maggior ragione il test debba esserlo per coloro che sono chiamati, a tutti i livelli, a gestire e amministrare le risorse pubbliche, ma pensiamo fondamentale che gli amministratori delle istituzioni non si limitino a stigmatizzare l’uso delle droghe ma diano esempi concreti che dimostrino ai cittadini che le frasi di condanna sono reali e frutto di convincimenti personali. I consiglieri del gruppo Orgoglio Comune per questo sottoscriveranno il codice etico rigettato dalla maggioranza e si sottoporranno volontariamente ai test antidroga rendendone pubblici i risultati. Ai cittadini chiedersi il perché gli altri non intendono farlo”.