
Ormai ci siamo, i lavori per il restauro della Rocca Ariostesca di Castelnuovo Garfagnana sono pronti ad iniziare. L’amministrazione comunale di Castelnuovo Garfagnana ha infatti pubblicato oggi (20 agosto) sull’albo pretorio dell’ente una determinazione con cui vengono affidati i lavori al Consorzio italiano costruzioni e manutenzioni e servizi, società cooperativa con sede legale a Bologna che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa. Oltre al restauro della Rocca, il progetto approvato prevede anche la realizzazione di un polo museale dedicato a Ludovico Ariosto e alla Garfagnana del Cinquecento. L’importo complessivo degli interventi affidati ammonta a 1.349.565,16 euro. Secondo le stime iniziali, i lavori dovrebbero essere concludersi entro il 2020.
Sempre dall’atto pubblicato, si evince che le ditte che si occuperanno concretamente dei lavori saranno la Cooperativa muratori di San Felice sul Panaro (in provincia di Modena) e la Pro.ge.co. società cooperativa a responsabilità limitata di Piano di Coreglia.
Sempre dal documento emerge che sono già state svolte anche le dovute verifiche dei requisiti necessari per partecipare alla gara.Ne consegue che i primi cantieri potrebbero vedere la luce a strettissimo giro.
Il progetto. La Rocca si trasformerà in un polo interattivo moderno, ospitando l’hub museale dedicato a Ludovico Ariosto e alla Garfagnana del ‘500 e sarà il nodo centrale di un circuito di valorizzazione e recupero dell’intero comprensorio garfagnino. Coinvolte nel progetto, la vicina fortezza di Mont’Alfonso sovrastante la Rocca Ariostesca, che si dice un tempo collegata da un percorso sotterraneo, la fortezza della Verrucole, la rocca di Camporgiano e la rocca di Trassilico, oltre ad altre fortificazioni come le rocche di Sassi, di Cascio, di Ceserana e il castello di Palleroso.
Un ascensore nella torre condurrà alla sommità panoramica per la prima volta accessibile al pubblico; la rocca si farà museo per ospitare eventi culturali, teatrali e iniziative pubbliche, si fa più accessibile con la messa in sicurezza del punto di vista sismico e si fa più ecosostenibile con l’efficientamento energetico grazie a un impianto fotovoltaico e a un nuovo generatore sostenibile di calore. E ancora, tante sale multimediali con totem hi-tech in grado di proiettare ologrammi, musica, suoni, testi diffusi, materiali tattili e speciali tecnologie guida per i non vedenti. A capo del progetto il professor Dezzi Bardeschi, tra i massimi esperti italiani nel settore della conservazione e dell’intervento di recupero del patrimonio costruito, fondatore del dipartimento per la conservazione delle risorse architettoniche e ambientali e del dottorato di ricerca in conservazione dei beni architettonici al Politecnico di Milano. L’intervento, pur rispettando l’identità, il processo evolutivo e i restauri nel tempo della Rocca, ne reinterpreta la funzione, rileggendola in un processo dinamico e contemporaneo, ed è fondamentale per riassegnare a Castelnuovo un ruolo di riferimento del sistema di risorse culturali dell’intero territorio. Un precedente finanziamento della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca del valore di 1 milione di euro ha consentito la messa in sicurezza delle coperture e il recupero dell’antistante sala ex-archivio. La Rocca adesso sarà il centro nevralgico di una riqualificazione globale del tessuto della Garfagnana, sia come polo dei progetti Terre Estensi e Valle del Serchio, sia come snodo per intercettare i flussi turistici del fantasy legati a Lucca Comics in una declinazione pop dell’immaginario ariostesco, sia come strumento di promozione di forte identità territoriale.