Chiusura del circolo di Villa Nardi a Barga, interviene il capogruppo di opposizione Francesco Feniello che parla di ‘morte annunciata’.
“Lo scorso 7 agosto, personalmente, su richiesta di alcuni soci, nell’esercizio del mandato, mi sono recato nella sede del circolo Acli Rita Levi di Montalcini in viale Cesare Biondi, per parlare con i responsabili in merito ad una situazione di criticità che ormai dura da anni. Nella circostanza era in atto l’assemblea dei soci, molti dei quali, preoccupati per la sorte della struttura, evidenziavano sconforto e nervosismo. Gli stessi lamentavano di essere stati lasciati soli a combattere una situazione economica deficitaria di difficile soluzione. La chiusura era già prevista per il mese di aprile, prima della data fissata per le elezioni. In quella circostanza gli amministratori dell’epoca, come riferito, senza affrontare il problema, decidevano di spostarlo a dopo le elezioni e per allungare l’agonia concedevano un contributo di 2mila euro, una vera boccata di ossigeno preelettorale, con l’impegno di ritornare in argomento dopo le elezioni”.
“Ormai, vinta la tornata elettorale anche con i voti di alcuni dei soci del circolo – dice Feniello – gli amministratori, come riferito, non si sono degnati nemmeno di ricevere i responsabili del circolo. Dallo scorso mese di marzo, a causa di una morosità (per bollette metano non pagate – bollette intestate al Comune di Barga) la fornitura è stata interrotta con l’apposizione di sigilli sul misuratore dei consumi. Dai primi accertamenti è emerso che la convenzione per l’utilizzo dei locali tra Comune di Barga e circolo Acli risulta scaduta da anni e mai rinnovata per l’inerzia dell’ente competente. A causa di questi comportamenti poco attenti, oggi, la struttura cessa la propria attività e due giovani donne rischiano di perdere il posto di lavoro”.
“Il gruppo consiliare Progetto Comune Feniello Sindaco, lo scorso 8 agosto, con una missiva – dice ancora Feniello – ha segnalato al sindaco le criticità con la richiesta di convocare un tavolo di lavoro per affrontare, chiarire ed eventualmente risolvere tale situazione ormai incancrenita nel tempo. Si spera di poter risolvere, con l’aiuto di tutti, le criticità in essere al fine di scongiurare l’annunciata chiusura e salvare così una struttura di alto valore sociale e due posti di lavoro. In questo momento di crisi non possiamo permetterci la perdita di posti di lavoro per cui, con ogni sforzo possibile, a tutto campo, nell’immediato bisogna impegnarsi per mantenere i livelli occupazionali attuali nella Valle, tutelare i dipendenti di tutte le aziende attualmente beneficiari di ammortizzatori sociali e per il futuro, in forte sinergia con le aziende ed i lavoratori, creare opportunità di sviluppo e nuovi posti di lavoro”.