
Prenderà presto le mosse il progetto di monitoraggio dell’aria in Valle del Serchio. Ieri sera (1 luglio) lo studio intitolato Aria di ricerca in Valle del Serchio è stato presentato all’aula magna dell’Isi di Barga.
L’incontro, moderato da Roberto Balatri, ha visto gli interventi di Caterina Campani, sindaco di Barga, Annibale Biggeri, coordinatore della parte italiana del progetto, e Paolo Fusco, rappresentante del gruppo per l’ambiente Valle del Serchio – La Libellula. Al termine degli interventi è seguito un dibattito.
Sono intervenuti alcuni dei sindaci degli otto Comuni coinvolti, associazioni e cittadini.
Il progetto fa parte del più ampio progetto CitieS-Health, finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020, che coinvolge cinque paesi europei, Italia, Lituania, Olanda, Slovenia e Spagna.
Il progetto nasce nella situazione specifica della Valle del Serchio, dove convivono da un lato bellezze naturalistiche e storiche con siti Unesco, dall’altro presenza di inquinanti a volte oltre limiti di legge. A più riprese la popolazione locale ha manifestato preoccupazione e richiesto interventi di tutela.
Iniziato nel gennaio del 2019, il progetto realizzerà degli studi sulla salute in aree esposte a fattori di inquinamento ambientale di diversa origine. Si tratta di un progetto di citizen science (scienza con e per i cittadini) che incoraggia il coinvolgimento attivo della popolazione nella produzione di dati scientifici e di informazioni rilevanti per una accurata rilevazione, descrizione e analisi del proprio stato di salute. L’area prescelta per lo studio italiano è la Valle del Serchio.
Il progetto area di ricerca in Valle del Serchio coprirà il triennio 2019-2021 con un’indagine epidemiologica partecipata che produrrà dati sulla salute in relazione all’inquinamento ambientale, una rete di automonitoraggio ambientale, e recupererà e valorizzerà la conoscenza locale sugli aspetti economici e sociali della storia della zona.
I relatori hanno illustrato il significato di una ricerca di epidemiologia partecipata e cioè realizzare un’indagine sulla salute della popolazione, coinvolgendola attivamente nella stesura del protocollo di ricerca, nella produzione, raccolta ed interpretazione dei dati e nella definizione degli scenari e delle azioni di sanità pubblica che ne potranno scaturire.
La ricerca si svilupperà in diverse fasi, sinteticamente: conoscere lo stato di salute della popolazione della Valle del Serchio. Si procederà poi con il conoscere cosa pensano i cittadini della salute della popolazione della Valle e qual è la loro percezione dello stato dell’ambiente e dal condividere la scelta delle malattie che sarebbe più opportuno indagare.
Sarà necessario poi definire degli obiettivi specifici dell’indagine epidemiologica, considerando le priorità emerse e le risorse disponibili. Tutto ciò verrà realizzato tramite incontri periodici con i ricercatori e altre iniziative aperte al pubblico.
Il sindaco di Barga ha illustrato il ruolo delle istituzioni locali nell’indagine partecipata, dalla identificazione delle priorità di ricerca alla definizione delle azioni e delle politiche di contrasto e tutela.
Sono impegnati a fornire supporto attivo al progetto i comuni di Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Gallicano, Pieve Fosciana e Molazzana insieme al gruppo per l’ambiente La Libellula, ad operatori dell’Azienda sanitaria e a ricercatori dell’Agenzia Regionale di Sanità, dell’impresa sociale no-profit Epidemiologia & Prevenzione e delle Università di Firenze e di Pisa.
Tutti i cittadini interessati possono unirsi al gruppo di lavoro e partecipare attivamente alla realizzazione del progetto.
“La necessità di un progetto di questo tipo – sottolinea il Comune di Barga – è emersa anche dal richiamo al rapporto sullo stato di salute della Valle del Serchio dell’agenzia regionale di sanità, già presentato lo scorso ottobre e richiamato nell’incontro del primo luglio. Questo rapporto ha evidenziato una frequenza maggiore di patologie cardiovascolari e renali sulle quali si è concentrata una parte delle domande dei presenti”.
Appuntamento quindi a settembre per la seconda fase volta a valutare cosa pensano i cittadini della salute della popolazione della Valle del Serchio e qual è la loro percezione dello stato dell’ambiente.