No piro, in assemblea le osservazioni a Kme

4 febbraio 2019 | 08:23
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No piro, in assemblea le osservazioni a Kme

Un incontro pubblico per presentare le osservazioni al progetto di pirogassificatore della Kme. È in programma giovedì (7 febbrao) alle 21 all’ufficio del Centro ricerca Rifiuti Zero di Capannori in via Nuova 44/A a Segromigno in Monte. A presentarle saranno Ambiente e Futuro, Zero Waste Italy, Zero Waste Europe e La Libellula.

“Il pirogassificatore (a tutti gli effetti un inceneritore) – dicono gli organizzatori – è sotto valutazione in Regione Toscana. Ed è proprio la Regione Toscana con la legge regionale 25/98 ad individuare i “criteri escludenti” e i “criteri penalizzanti” per gli impianti di smaltimento (normativa aggiornata successivamente che include gli impianti di smaltimento di rifiuti speciali quali quelli che vorrebbe smaltire Kme)”. “Il progetto del “piro” anche per ammissione dello stesso studio di impatto ambientale (Sia) si scontra con alcuni tra fattori escludenti e penalizzanti che normativamente risultano invalicabili per l’autorizzazione del progetto in questione. E non stiamo parlando di “merito” ma stiamo parlando di criteri escludenti ritenuti invalicabili dalle normative regionali e nazionali esistenti e cogenti, Insomma: detto “papale papale” questo impianto non solo non si deve fare (perchè opposto all’economia circolare) ma non si può fare (perchè confliggente con la tutela dell’assetto paesaggistico ed ambierntale”.
“Ovviamente – conclude per gli organizzatori Rossano Ercolini – rimaniamo disponibili a fornire le nostre proposte di efficientazione energetiva (integrate con un ricorso “modulare” anche all’inserimento di energie rinnovabili per alcuni fasi del ciclo produttivo dell’azienda) dell’azienda in questione magari anche nella formula di un tavolo collaborativo. Sarebbe comunque auspicabile un atto di apertura da parte dell’azienda attraverso la sospensione unilaterale della procedura di Via. A Via ed impianto bocciati sarebbe certo più difficile ricostruire un dialogo”.