
Kme, ok alle nuove mozioni per dire no al pirogassificatore. Il consiglio regionale aveva infatti chiesto, con una mozione approvata all’unanimità lo scorso luglio, che la Regione si attivasse con la Kme “per definire soluzioni tecnologiche che garantiscano una produzione di energia incontrovertibilmente pulita e rinnovabile”. Aveva impegnato la giunta “ad attivare un percorso pubblico di partecipazione con istituzioni locali, associazioni, organizzazioni sindacali, esperti e abitanti del territorio; a monitorare gli aspetti legati alla qualità dell’aria; a svolgere un’indagine epidemiologica sulla Valle del Serchio; ad avviare una campagna di campionamento dei suoli, al fine di realizzare una mappatura delle aree inquinate e la conseguente valutazione del rischio sulla popolazione”.
La giunta regionale è chiamata oggi (30 gennaio) con una nuova mozione approvata dall’aula con voto unanime, “a rispettare l’indirizzo espresso dal Consiglio regionale” e a “fornire “la nota d’attuazione entro 15 giorni”. La mozione è stata sottoscritta da Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra), Monica Pecori (gruppo misto-Tpt), Giacomo Giannarelli (Movimento 5 stelle), Serena Spinelli (art.1-Mdp), Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia).
“Chiediamo il rispetto dell’indirizzo che il Consiglio ha espresso con la mozione dello scorso luglio”, ha spiegato Giannarelli nell’illustrazione all’aula. “Manca ancora la nota di attuazione – ha aggiunto il consigliere –, non è la prima volta che succede. Noi ci uniamo qui alle 8mila 700 firme presentate ieri dalla comunità lucchese. Chiedo al presidente Giani di farsi garante nei confronti della Giunta regionale, affinché venga rispettata la volontà del Consiglio”.
L’aula ha approvato anche una seconda mozione sulla questione Kme di Fornaci di Barga, presentata dal gruppo Sì-Toscana a sinistra. La mozione impegna la giunta “a farsi promotrice di un tavolo istituzionale che coinvolga gli enti locali interessati e i ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, al fine di individuare un piano di rilancio dello stabilimento produttivo che coniughi lo sviluppo produttivo del sito, la tenuta occupazionale e la rigorosa tutela dell’ambiente e della salute degli abitanti della zona, definendo soluzioni tecnologiche in grado di garantire una produzione di energia incontrovertibilmente pulita, rinnovabile e compatibile con il contesto ambientale”. La mozione impegna anche la Giunta “a farsi promotrice di un percorso pubblico di partecipazione che coinvolga istituzioni locali, associazioni, sindacati, esperti ed abitanti del territorio interessato”.
Il capogruppo di Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori, ha spiegato in aula che “ci troviamo ormai di fronte a una situazione in cui le amministrazioni locali, la Provincia di Lucca e lo stesso Consiglio regionale, così come le novemila firme, testimoniano che complessivamente la popolazione dell’area è assolutamente contraria al pirogassificatore”. Tutto il Consiglio, ha detto ancora Fattori, “è contento se Kme intende sposare forme di autoproduzione di energia che siano incontrovertibilmente pulite, ma non si può spacciare come pulita quella forma di energia che invece avrebbe un impatto sul territorio. Con un nome moderno si descrive quella che in realtà è una forma di incenerimento”. C’è inoltre, a giudizio di Fattori, un problema di affidabilità della proprietà dell’azienda: “La vendita di un pezzo rilevante delle proprie produzioni, anche se non a Fornaci di Barga, dimostra ancora una volta l’inaffidabilità di Kme”.
La consigliera Ilaria Giovannetti (Pd) ha confermato la posizione del Partito Democratico: “Vogliamo mantenere la massima attenzione su questa vicenda. Abbiamo indicato la strada da seguire per assicurare tutela dell’occupazione, rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini. Questi punti fondamentali devono stare assieme all’interno di un progetto che deve essere assolutamente condiviso con la comunità e deve tenere presente l’attenzione nei confronti dei lavoratori”. Il coinvolgimento dei ministeri “forse potrebbe portare un contributo per superare la situazione che si è venuta a creare”, ha aggiunto la consigliera, che ha auspicato “maggiore chiarezza da parte dell’azienda”.
Anche su questa mozione, il Movimento 5 stelle ha espresso voto favorevole, come ha annunciato Giacomo Giannarelli prima del voto in aula. “La partita è quasi esclusivamente regionale, ma è necessario fare squadra. Il ministero si è dimostrato a fianco dei lavoratori, per noi il pirogassificatore equivale a un inceneritore”.