Comitato per la Costituzione: “Pirogassificatore, serve presa di posizione della politica”

“La questione della realizzazione del pirogassificatore a Fornaci di Barga è entrata ormai nella fase decisiva, in conseguenza della presentazione ufficiale del progetto in Regione da parte di Kme. Giudichiamo positivamente la mobilitazione popolare in atto, guidata dal movimento La Libellula, che ha portato alla piena riuscita della grande manifestazione del 13 ottobre e sta ora sviluppando una capillare raccolta di firme tra i cittadini contro l’inceneritore”. A dirlo è il comitato per l’attuazione della Costituzione della Valle del Serchio secondo cui la questione tuttavia non è soltanto tecnica ma soprattutto politica.
“Elementi interessanti – prosegue la nota – sono emersi anche dal Consiglio comunale di Barga del 9 novembre scorso. L’amministrazione somunale ha ribadito con chiarezza, accanto alla soddisfazione per il rilancio produttivo ed occupazionale dello Stabilimento Kme di Fornaci, l’assoluta contrarietà alla realizzazione dell’impianto di pirogassificazione. Il sindaco di Barga ha anche annunciato che il Comune intende avvalersi, in questa fase, della collaborazione di professionalità di livello nazionale, esperte in campo ambientale e giuridico amministrativo. Bene tutto questo. Ma non si tratta solo di una questione tecnica. Siamo di fronte ad una importante scelta politica. Riteniamo perciò che a questo punto, accanto a tutte le attività importanti sopra evidenziate, sia necessario spostare la mobilitazione e la pressione politica che oggi c’è in Valle del Serchio, verso la Regione Toscana, cioè laddove si decideranno le sorti dell’impianto di incenerimento. Occorre che tutte le forze politiche che siedono in Consiglio Regionale, prendano una posizione chiara. Vi sono ancora troppe incertezze, troppe ambiguità a livello regionale. Chi localmente si è espresso contro l’inceneritore della Kme deve avere una posizione coerente anche a Firenze. Vanno pensate e messe in campo iniziative di pressione sulla politica della Regione; pensiamo che i movimenti e Comitati che si stanno battendo contro l’inceneritore, insieme agli amministratori dei Comuni della Valle, debbano incontrare la Giunta e la Conferenza dei Capigruppo; questo per rappresentare la posizione forte di un territorio che, favorevole al rilancio produttivo ed occupazionale di Kme, respinge però la realizzazione del pirogassificatore e chiede soluzioni alternative, rispettose dell’ambiente e della salute dei cittadini. Per dare ancora più forza ed incisività alle ragioni del nostro territorio è poi necessario portare la protesta popolare, nelle forme che saranno ritenute più opportune, sotto la sede della Regione Toscana. Infine valutiamo positivamente l’altra novità emersa dal Consiglio Comunale di Barga, vale a dire la richiesta di aprire un tavolo nazionale con i ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico; il coinvolgimento della politica ai massimi livelli è senza dubbio positivo, anche perché la produzione metallurgica, in un quadro di tutela del lavoro, della salute e dell’ambiente è sicuramente questione nazionale. Ma non sarà facile convincere Kme al piano B, cioè ad adottare soluzioni alternative al pirogassificatore sul piano dell’autoproduzione di energia; in tale caso potrebbe essere necessario una sorta di piano C, vale a dire, come già il nostro Comitato ha detto nei mesi scorsi, l’intervento diretto o indiretto dello Stato. Ripetiamo, la produzione metallurgica, la tutela del lavoro, della salute e dell’ambiente, sono questioni di interesse nazionale? Allora lo Stato non può chiamarsi fuori, con o senza Manes”.