
Il fronte dell’opposizione al pirogassificatore Kme a Fornaci di Barga cresce. E fra i sostenitori del no spunta anche Carlo Vivarelli, segretario nazionale del Partito Indipendentista Toscano e consigliere comunale di minoranza del Comune di San Marcello Piteglio, che giovedì scorso (30 agosto) ha partecipato all’assemblea della Libellula a Gallicano. Riunione durante la quale “abbiamo aderito – spiega Vivarelli – alla lotta contro il pirogassifficatore della Kme, progetto che consideriamo una deliberata follia a partire dai fatti sia che un inceneritore che bruci scarti in gran parte plastici di cartiera non si era mai sentito e che in realtà essi scarti non sarebbero probabilmente sufficienti a produrre la quantità di energia desiderata, aprendo così scenari di assunzione di rifiuti dell’impianto chissà da quali inconfessabili provenienze”.
“Ci indigna soprattutto il fatto che mentre il signor Manes, in montagna pistoiese, veste i panni del mecenate tramite le attività della Fondazione Dynamo e della Dynamo Camp, a pochi chilometri lo vediamo nelle arroganti vesti del costruttore di un impianto i cui esiti per la salute dei cittadini sono purtroppo facilmente prevedibili. Riteniamo che la salvezza del sistema produttivo della Toscana passi per alcune nazionalizzazioni, e quella della Kme sarebbe assolutamente necessaria, dopo la chiusura dello stabilimento di Campo Tizzoro, così come ipotizzato dal governo per Autostrade per L’italia dopo il disastro di Genova – va avanti Vivarelli -. Non vediamo perché attendere, per una nazionalizzazione, un altro disastro annunciato nella Valle del Serchio. Il futuro dell’energia è nell’applicazione e nella ricerca delle energie del sole, del vento, dell’acqua, che non sono energie rinnovabili, ma energie. In assemblea abbiamo lanciato l’idea che i Comuni mettano in essere dei referendum consultivi sul pirogassificatore, affinchè il voto condizioni le scelte politiche della Regione Toscana”.