Pirogassificatore a Fornaci, De Martin: “Prevalga difesa della salute”

29 agosto 2018 | 13:53
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Pirogassificatore a Fornaci, De Martin: “Prevalga difesa della salute”

“Pirogassificatore a Fornaci di Barga? Utile unicamente alle ambizioni politiche di alcuni e agli interessi economici della Kme”. Così Francesca De Martin, presidente della libera associazione di cittadini Garfagnana ti voglio bene, che continua: “Non intendo entrare in tecnicismi che non mi competono, ma subdola o quantomeno grottesca è la volontà di non voler anteporre l’aspetto sanitario e conseguenti valutazioni a qualsivoglia progetto a divenire”.

“E’ noto, infatti, – spiega De Martin – che fra i tanti soggetti inquinanti che interessano il nostro territorio troviamo abbondanza di particelle di pm10 che risultano essere emesse principalmente dai processi di combustione domestica ed industriale e dal trasporto stradale. E’ documento inequivocabile, infatti, la delibera di giunta regionale del 21 dicembre 2001, numero 1406, che prende atto della valutazione della qualità dell’aria ambiente ed adozione della classificazione del territorio regionale, dove nell’appendice 2, i comuni di Bagni di Lucca e Barga risultano in classificazione D con la più alta criticità di inquinamento da particellato fine pm10 rispetto a tutti gli altri comuni della provincia fatta eccezione per Lucca e Viareggio, eguagliando per poi superare il valore limite previsto con ben 60 microgrammi per metro cubo. A supporto di ciò – continua – visto che l’orografia del territorio è la stessa da migliaia di anni, significativi gli studi del professor Biggeri che dimostrano tassi di mortalità superiori alla media regionale non solo per le malattie respiratorie ma anche per un preoccupante incremento delle patologie cardiocircolatorie e tumorali. So bene – precisa De Martin – che tale delibera può essere stata superata da altri testi e diversi metodi di campionatura della qualità dell’aria, ma certo è che la proporzione di un dato espresso in microgrammi difficilmente può essere inteso in altro modo. Mi chiedo, infatti, con quali criteri il susseguirsi delle giunte comunali di Barga nessuna esclusa, non una si sia mai minimamente preoccupata a decorrere dalla fine degli anni Novanta di richiedere l’istallazione di una centralina fissa o mobile che sia atta al monitoraggio h24 della qualità dell’aria per poi tramite Arpat riceverne i dati certificati. Come se non bastasse – prosegue – allineato ai vertici aziendali della Kme e pertanto dicotomico alle nostri tesi, incalza l’impietoso apporto parascientifico di un meglio noto ‘Capitan Futuro’, lo StarTrek della galassia del pressappochismo con aspirazione oltretutto ad importanti incarichi politici. Da presidente dell’associazione qualcosa mi suggerisce che Barga possa diventare una sorta di zona franca per accogliere presidi industriali. Le esperienze dell’impianto Alce a Fornoli, l’impianto di bricchettaggio a Gallicano, la bocciatura dell’impianto di carbonizzazione a Capannori ci inducono alla cautela e ci inducono a pensare che non ci sia una precisa volontà di prendere posizioni veramente nette quali il ‘no a prescindere’ da parte dell’attuale amministrazione comunale barghigiana contro il pirogassificatore. A questo punto – si legge ancora nella nota – i comuni di Barga e Bagni di Lucca incredibilmente non furono trascritti nelle ‘aree soggette al risanamento della qualità dell’aria’ come da Dpr 1406 del 21 dicembre 2001, ed altrettanto incredibilmente alcuni anni prima, proprio a Barga, ci furono proteste contro l’istallazione di una centralina di rilevamento fissa per la quale alla fine non ci fu modo di trovarne adeguata ubicazione. In quel periodo il presidente della Provincia Enrico Grabau fra il 1994 e 1997 più volte invitò l’amministrazione barghigiana a indicare tempestivamente un’area ‘confacente’, ma niente, e da allora fino ad oggi dopo 20 anni ancora niente. Anzi – prosegue – a chiarire le criticità ambientali che tutte queste stranezze hanno comportato, fa chiarezza un documento del Comune di Bagni di Lucca con data 28 novembre 2013 che ci apre un mondo. A distanza di 12 anni il comune di Bagni di Lucca impugna il Dgr 1406 del 2001 e chiede a mezzo pec, con oggetto ‘inquinamento atmosferico della lucchesia, di Bagni di Lucca e Barga di essere inserito nel programma regionale sulla qualità dell’aria ambiente e che il comune sia giustamente classificato in zona D con l’applicazione immediata di tutte le tutele che ne scaturiscono con oggetto ‘Inquinamento atmosferico della lucchesia di Bagni di Lucca e Barga’”. 
Sulla questione interviene anche Paolo Riani, responsabile di Garfgnana ti voglio bene per il Comune di Bagni di Lucca: “I dati Arpat di fine 2012 – scrive Riani – riferendomi soprattutto a Fornoli, evidenziarono gravissimi indici di inquinamento atmosferico nonostante l’area fosse già interamente metanizzata. A seguito di ciò il Comune richiese dalla regione l’applicazione delle tutele previste”.  
Alla luce di ciò la De Martin pone una domanda all’attuale sindaco di Barga, Marco Bonini: “Sindaco – scrive – lei è il diretto responsabile della salute pubblica dei suoi cittadini. Se veramente fosse intenzionato a dare forfait alla questione pirogassificatore, lasciando da parte il ‘politichese’ e senza nascondersi dietro troppi giri di parole, ponga il Comune da lei amministrato nella stessa identica condizione di fare esattamente ciò che il Comune di Bagni Di Lucca ha fatto nel 2013. Dichiari – continua De Martin – che il comune di Barga sia giustamente classificato in zona D richiedendo pertanto l’adesione al Dpr 1406 con effetto immediato di tutte le tutele che ne scaturirebbero”.