
Prosegue il dibattito in merito alla questione pirogassificatore Kme. Sulla questione interviene Rifondazione Comunista della Valle del Serchio, che attacca l’atteggiamento “arrogante” della dirigenza Kme difendendo l’operato del sindaco di Barga Marco Bonini a tutela della salute dei cittadini.
“Rifondazione Comunista della Valle del Serchio esprime la sua disapprovazione per l’atteggiamento di estrema arroganza della dirigenza della Kme nei confronti del sindaco di Barga e di tutti i cittadini della Valle che sono contrari all’inceneritore da realizzare nello stabilimento di Fornaci di Barga. Esprime, inoltre, la sua solidarietà al sindaco Bonini colpevole del reato di preoccuparsi di tutelare la salute dei residenti della Valle del Serchio. Rifondazione Comunista – proseguono – considera positivamente l’accordo raggiunto a Roma per la proroga di un anno della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Kme, ma denuncia il tentativo della ditta di strumentalizzare l’esigenza di produrre energia per buttarsi nell’affare dell’incenerimento dei rifiuti. Un business con incassi di 10 milioni di euro annui e guadagni altissimi farebbe gola a qualsiasi finanziere. Rifondazione Comunista non è tra coloro che sognano di vivere di agriturismo come accusano i dirigenti Kme, al contrario vogliamo un rilancio dell’industria del rame che sia più moderno e sfrutti le energie rinnovabili e garantisca la salute di chi lavora e abita nella nostra zona. Rifiuta infine – concludono – il ricatto implicito nell’accordo che intende legare la proroga della cassa integrazione alla realizzazione dell’impianto di incenerimento del pulper di cartiera”.