
Come in una puntata di un telefilm poliziesco le forze dell’ordine risolvono il caso grazie alle moderne tecnologie e all’intervento dei medici. Era stato beccato dai carabinieri di Castelnuovo di Garfagnana in Valle del Serchio in possesso di 22 grammi tra eroina e cocaina, ma aveva dichiarato di essere minorenne e di non avere documenti di identità con sé. Ma i militari non erano affatto convinti della versione fornita dal ragazzo e tramite alcuni esami clinici sono risaliti all’età biologica dell’indagato che è risultato maggiorenne. A quel punto è scattato l’arresto e il giovane sarà processato per direttissima.
Dopo gli accertamenti i carabinieri sono risaliti anche all’identità dell’indagato che è di origini tunisine, e risulta senza fissa dimora e arrivato in Italia clandestinamente. Durante un normale pattugliamento del territorio i militari avevano notato il ragazzo presso la stazione ferroviaria e si erano avvicinati a lui per identificarlo, insospettiti da alcuni suoi comportamenti. A quel punto il giovane tunisino ha provato prima a nascondersi e poi a fuggire ma è stato raggiunto e fermato. Negli slip nascondeva gli involucri di sostanza stupefacente e in un borsello aveva anche un bilancino elettronico di precisione e circa 200 euro in contanti in banconote da 20. Questo succedeva nei giorni scorsi. Il ragazzo aveva detto di avere 16 anni ma ai carabinieri questa dichiarazione non era sembrata verosimile. A quel punto era stato portato in ospedale per essere sottoposto agli accertamenti dell’età tramite raggi X. È noto che l’accertamento dell’età biologica di persone sedicenti minori, prive di documenti d’identità, viene attuato con la radiografia del distretto mano-polso, poi refertata, nella maggioranza dei casi secondo il diffuso metodo di Greulich e Pyle, che deriva l’età scheletrica dal confronto tra il grado di ossificazione della mano e del polso della persona interessata e tabelle di riferimento basate su radiografie di bambini e adolescenti. Un metodo la cui attendibilità è stata ribadita ancora recentemente, e apoditticamente, dalla giurisprudenza della Cassazione, secondo cui l’accertamento radiografico del polso dà conto dei risultati esperiti in tutti i casi consimili ed è in grado di offrire un tranquillizzante grado di certezza in ordine ai suoi esiti circa il processo di accrescimento dell’organismo nell’età evolutiva. Il medico del nosocomio a seguito degli esami ha rilasciato ai carabinieri una certificazione nella quale afferma che il ragazzo ha tra i 18 e i 19 anni di età. Da questi accertamenti è scattato l’arresto e il procedimento giudiziario per violazione delle legge sugli stupefacenti.
Vincenzo Brunelli