
Un’esposizione che avrà un carattere più che altro performativo: un evento creativo collettivo, come un vero convivio, con 25 artisti che colgono l’occasione per stare insieme, conoscersi, scambiarsi suggerimenti, informazioni, opinioni e creare dal vivo. Un’occasione unica per il pubblico per assistere al processo creativo e artistico che vede protagonisti i maggiori esponenti della Slow Art. Questo in breve l’evento che si terrà sabato e domenica prossima (28 e 29 luglio) alla Fondazione Ricci onlus di Barga.
La Fondazione Ricci, (in via Roma 20 a Barga) si trasforma per due giorni, sabato e domenica prossimi (28 e 29 luglio), in piccolo paradiso della creatività, con il secondo convivio dello Slow Art Movement dove si incontreranno le realtà artistiche di Trezzano sul Naviglio che si raccolgono intorno alla scuola Arti e Arte, di Bagnolo Mella, insieme ad artisti di Barga, ospiti della manifestazione. Ad organizzare l’evento insieme al circuito Slow Art, la Fondazione Ricci onlus di Barga, che pensa a dare vita ad una sorta di biennale del movimento, con il patrocinio della Città di Barga e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio.
Quattro anni fa veniva inaugurato al Museo Diocesano di Milano il primo convivio generale di Sam, Slow Art Movement, sotto forma di una performance collettiva degli artisti. Dopo quattro anni, il secondo incontro, a Barga, con le entità artistiche che hanno dato vita a questa nuova storia nel mondo dell’arte. Una novità epocale, secondo i protagonisti, che potrebbe anche preannunciare un cambiamento della percezione dei fenomeni creativi, come reale formula di avvicinamento tra le persone nella società che si sta aprendo al futuro.
Gli artisti presenti saranno: Keane, Sandra Rigali, Tony Philips, Paola Marchi, Luigi Paolini, Franco Pegonzi, Caterina Salvi Westbrook, Swietlan Nicholas Kraczyna, Marco Poma, Gianbattista Bonazzoli, Giampietro Cacciamali, Giuliano Lorandi, Giovanna Marpicati, Fabiano Paterlini, Giuseppe Prandelli, Franco Volonghi, Bruna Zeni, Michela Baldi, Brigitta Collath, Laura Consonni, Maria Grazia Mazzone, Franco Migliaccio, Annagiulia Ploner, Sandra Rettori e Franco Tosi.
Il centro della performance artistica avverrà durante l’inaugurazione sabato prossimo (28 luglio) alle 17 e proseguirà fino alle 20, per concludersi solo il giorno dopo, i lavori e l’esposizione infatti proseguiranno per tutto domenica (29 luglio) con orario 10-19,30.
L’idea di Slow Art Movement (Sam) nasce da una osservazione sul modo di concepire, fruire, consumare, ma anche creare l’arte all’inizio del terzo millennio in funzione del suo sviluppo futuro. Sam è soltanto una premessa di ciò che potrà divenire l’arte nell’idea di una nuova società in cui potrà avere una significativa funzione attiva e non soltanto passiva, nel concepire la libertà espressiva in quanto cosmica degli individui. Mai prima d’ora un così grande numero di persone ha fatto della creatività non solo la realizzazione di un sogno, ma anche un mestiere, ma prima d’ora sono nate così tante scuole dedicate alla sviluppo della fase creativa di così tanti allievi. Tra i privilegi del mondo occidentale sicuramente i più preziosi sono il tempo e la possibilità di dedicarsi a se stessi, sia tanto per la cura del proprio corpo quanto per la propria mente e perché no, in funzione del giusto equilibrio che risiede nello spirito. Non c’è da meravigliarsi se al boom delle palestre corrisponda un boom dei laboratori artistici, si tratta di una premessa del nuovo percorso umano al di là della spettacolarizzazione del business sportivo o artistico. In questo contesto l’arte, secondo gli organizzatori, si riappropria di premesse cosmiche che appartengono a tutti così come a tutti appartiene la vita e l’idea di Dio.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la Fondazione Ricci onlus al numero 0583 3724357, visitare il sito www.fondazionericcionlus.it o scrivere all’indirizzo mail fondricci@iol.it .