Kme, lettera al vetriolo al Pd locale

4 luglio 2018 | 16:09
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Kme, lettera al vetriolo al Pd locale

“Caro Pd, ti scriviamo visto che da oltre 4 mesi non riusciamo a parlarti”. Apre così, con una nota di amara ironia, la lettera dello stabilimento della Kme di Fornaci di Barga al Pd lucchese dopo la pubblicazione del “documento programmatico che dalla situazione contingente intende sviluppare e condividere la propria idea di sviluppo sostenibile”. “Un testo complesso e di non immediata comprensione – scrive Kme – degno del numero e del peso degli estensori, sul quale ci permettiamo di fare alcune semplici precisazioni: vorremmo ringraziare per l’attenzione e la solidarietà per i lavoratori, sempre doverose, ma dove sono i quasi 600 ‘che rischiano di trovarsi fra poche settimane privi di alcuna protezione sociale’?”. Nell’atto il Pd territoriale di Lucca e quello di Barga avevano sottolineato la loro posizione circa il piano di rilancio dell’azienda, mettendo però come paletto le emissioni. Che non dovranno, per i dem, essere maggiori delle attuali.

“Si riferiscono forse ai 75 ancora interessati ai contratti di solidarietà? – chiede lo stabilimento di Fornaci di Barga – Grazie anche per l’apprezzamento per l’azione di rilancio avviata negli ultimi 2 anni. Vorremmo solo ricordare al Pd del territorio che forse gli è sfuggito come nell’ultimo decennio la proprietà abbia coperto perdite per circa 200 milioni di euro al solo fine di conservare i posti di lavoro. Apprezzabile – si legge nella lettera – la volontà di porsi al fianco del lavoratori nella trattativa aperta al Mise. Una raccomandazione: restate il più possibile in disparte come avete sempre fatto, diminuirete di molto il rischio di danneggiarli”. Parole dure quella dei vertici Kme, che insistono: “Opportuno il riferimento ai segnali del 2018 quali presupposti per presentare un piano industriale di rilancio: non ci avevamo pensato – va avanti sarcastica la nota di Kme -. Certamente il management recepirà tale prezioso suggerimento, aspettava giusto che il Pd glielo indicasse. Quello presentato ai lavoratori, alla Regione e al Mise – scrive Kme – era una bozza relativa al problema della riproduzione dei gasteropodi delle Galapagos. Geniale la ‘impossibilità a ipotizzare alcun peggioramento del saldo emissivo reale in atmosfera’. L’unico strumento praticabile per una qualsiasi azienda, come per una qualsiasi macchina, è quello del limite autorizzato delle emissioni, definito dalla legge, ma il concetto del Pd lucchese di ‘sviluppo sostenibile 3.0’ (noi eravamo al 4.0, una ‘fuga in avanti’?), supera questioni pedestri quali leggi, controlli, verifiche scientifiche. Bello – continua ancora la lettera – anche il richiamo alle energie rinnovabili; quali in concreto? Perché c’è il piccolo dettaglio che devono essere compatibili con le necessità energetiche di una fabbrica metallurgica. Ricopriamo di pannelli fotovoltaici o di pale eoliche la valle e le colline circostanti? Oppure potremmo provare ad incanalare le flatulenze di greggi di pecore (l’hanno studiato in Nuova Zelanda, ma pare insufficiente persino ad alimentare l’illuminazione delle fattorie). Comunque ci riserviamo di approfondire ulteriormente la proposta per ‘un nuovo patto sociale per ambiente e lavoro’ dei vertici del Pd territoriale di Lucca e del Comune di Barga. Al momento sembra più un misto di dichiarazioni qualunquiste e da populismo dell’ultima ora tese a recuperare consensi. Se questa è la linea del Pd, auguri. Se invece – conclude la Kme – volessero confrontarsi in termini seri e concreti (vero miglioramento ambientale, sviluppo industriale, aumento dei posti di lavoro, eccetera.), sono i benvenuti ad un incontro in azienda nel quale verrà illustrato nei dettagli disponibili il progetto, come è già stato fatto con altre forze politiche. La nostra disponibilità è massima, anche la prossima settimana”.