



Sono morti entrambi sul colpo, uno a fianco dell’altra. Come nella vita. Mentre andavano all’ospedale di Barga dove ieri (1 maggio) era venuta al mondo la loro nipotina. Due coniugi uniti in una disgrazia che ha messo fine alle loro esistenze: una tragedia nella tragedia per una famiglia che si apprestava a festeggiare insieme la nascita della bambina. Ancora teatro di sangue e dolore un tratto di strada maledetto, lungo la via Lodovica, tra Borgo a Mozzano e Piano della Rocca. Poco prima delle 15, qui, poco dopo le rampe a senso unico, hanno perso la vita Aldo Belluomini, 66 anni, e la moglie Gabriella Massei, 64 anni, di Gello di Pescaglia. Lasciano la figlia Simona e il genero Federico Simonelli che vivono a Borgo a Mozzano. Proprio ieri li avevano abbracciati per l’ultima volta, felici per l’arrivo della bambina.
Oggi quella felicità si è trasformata in un incubo. Belluomini era alla guida di una Fiat Panda rossa e viaggiava in direzione della Garfagnana quando all’improvviso è accaduto l’irreparabile.
Secondo la prima ricostruzione degli agenti della polizia municipale dell’Unione dei Comuni della Valle del Serchio, coordinati dal comandante Marco Martini, Belluomini ha prima urtato una Fiat 500, a bordo della quale viaggiavano due persone tra cui la dottoressa Piera Banti, responsabile del pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce di Castelnuovo Garfagnana, rimasta fortunatamente illesa. Poi la Panda ha carambolato ed è andata a schiantarsi contro un furgone Opel Vivaro, il cui conducente, 46 anni, B.O. le sue iniziali, era sembrato inizialmente in gravi condizioni. E’ stato portato al pronto soccorso del San Luca dove è stato trattenuto in osservazione ma non sarebbe in pericolo di vita: ha riportato due fratture costali.
L’impatto è stato violentissimo: i due coniugi sono deceduti sul colpo. Per loro sono stati inutili tutti i soccorsi: la centrale operativa del 118 ha inviato ambulanze e auto medica, ma per i due coniugi di Gello non c’era ormai niente da fare.
Il personale del 118 ha soccorso il conducente, un 46enne residente a Cisternino, in provincia di Brindisi: ha riportato un politrauma ma dovrebbe caversela. Inizialmente erano sembrate disperate anche le sue condizioni.
Drammatici sono stati i soccorsi, specie quando, lentamente, è venuta a galla la tragedia nelle tragedia. E’ stato difficile non soltanto per il personale delle ambulanze, ma anche per la polizia municipale incaricata dei rilievi, trovarsi di fronte ad un tale incidente. Un parente prossimo della coppia è un assistente della polizia locale dell’Unione dei Comuni ed era stato inviato a chiudere la strada, prima che si conoscessero le identità delle due vittime. L’ha scoperto così, nel modo più drammatico possibile, che Aldo e Gabriella non ce l’avevano fatta. Ed è stato lui ad avvisare i parenti, che li aspettavano alla maternità di Barga dove era nata la piccola che stavano andando a trovare.
Un pomeriggio che purtroppo ha mutato la loro felicità per la nascitura in dolore.
Sul posto della tragedia, sono dovuti intervenire in ausilio alla municipale anche i carabinieri. La Lodovica è stata chiusa al Ponte Pari a Borgo a Mozzano e all’altezza di Calavorno: le auto per alcune ore sono state deviate sul Brennero, perché ormai la Fondovalle era congestionata.
Sulla dinamica sono stati svolti accurati rilievi. Non serviranno a spiegare, umanamente, i contorni di un tragedia impossibile da descrivere a parole per la famiglia Belluomini. Marito e moglie erano molto conosciuti e non soltanto a Gello di Pescaglia ma anche a Borgo a Mozzano dove si era trasferita la figlia. Aldo era pensionato ma per lunghi anni aveva lavorato in un maglificio di Diecimo, poi con la chiusura di attività aveva smesso di lavorare. La moglie Gabriella, invece, era casalinga.
Le salme dei due coniugi sono state trasferite nel tardo pomeriggio all’obitorio dell’ospedale Campo di Marte di Lucca, a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’ennesimo dramma che avviene sulle strade della Valle del Serchio. Sulla pericolosità della Fondovalle e in particolare del tratto dove oggi hanno perso la vita i due coniugi è tornato a prendere la parola anche il sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti: “Avevamo già segnalato sia alla Prefettura che alla Provincia e agli enti interessati la pericolosità di quel tratto di strada in entrambi i sensi di marcia – ha spiegato -, sia nel 2015 che nel 2016. Avevamo anche chiesto la possibilità di posizionare un autovelox a cui però è stata data risposta negativa”.
L’incidente di oggi, infatti, ha purtroppo un drammatico precedente, ancora sulla Lodovica a Borgo a Mozzano. Era il pomeriggio del 6 luglio del 2016 quando persero la vita in moto i due coniugi Virgilio Doretti, 68 anni, e la moglie, Fulvia Fava, di 64, entrambi di Castelnuovo Garfagnana. Stavano viaggiando verso Lucca ed erano diretti a Livorno dove li attendeva un traghetto per la Sardegna dove avrebbero trascorso qualche giorno di vacanza.
Arrivati all’incrocio per via Roma, una Fiat Multipla condotta da una donna del posto e che aveva direzione opposta svoltò a sinistra per entrare nel Borgo passando dalla strada che corre sotto il passaggio della ferrovia. Doretti che guidava la Honda se la trovò davanti troppo tardi per riuscire a schivarla e piombò con la moglie che sedeva dietro di lui in moto contro la fiancata destra dell’auto. L’impatto fu mortale per entrambi (Leggi).
Roberto Salotti