
La Regione Toscana sta lavorando a un riordino complessivo della gestione dell’emergenza urgenza sanitaria. In particolare, alcune ambulanze con medico a bordo verranno sostituite da automediche attrezzate per il soccorso avanzato. Presenti sul mezzo, un medico del 118 o un infermiere adeguatamente formato.
Una piccola rivoluzione per i servizi sui territori che sarebbe dovuta partire a gennaio ma che ad oggi, 12 aprile, non è ancora stata messa a punto. Tra i criteri di razionalizzazione dei punti di emergenza urgenza, il tempo massimo di percorrenza dai nuclei abitati di riferimento e il numero stesso degli abitanti. E così, tra le ipotesi ufficiose, c’è la chiusura del punto 118 di Borgo a Mozzano. Fermo il sindaco Patrizio Andreuccetti ha espresso la sua preoccupazione e posizione: “In politica certe questioni vanno dibattute per tempo, così ieri (11 aprile) in conferenza dei sindaci ho detto, tra le altre cose, che sono assolutamente contrario all’eventuale chiusura dei punti di 118 sui nostri territori”, ha scritto. “Il mio particolare riferimento – continua Andreuccetti – è verso quello di Borgo a Mozzano. Nessuno ne ha ancora parlato in sedi ufficiali, ma certe voci circolano, per cui sempre meglio mettere le mani avanti. Ho aggiunto inoltre che, qualora dovesse essere anche solo ventilata la cosa, utilizzerò tutti gli strumenti politici a mia disposizione, coinvolgendo cittadini e associazioni. Su questo non intendo transigere”. Di certo c’è che il tavolo permanente regionale sulla sanità, al quale partecipano anche le associazioni di Terzo settore, sta lavorando a un modello unico per tutta la Toscana che superi l’attuale assetto dei servizi, organizzati in modo diverso per aree. Se i criteri finora stabiliti dovessero essere confermati, in provincia di Lucca i punti di gestione dell’emergenza urgenza dovrebbero essere aumentati di 4 unità.