
Il Movimento Cinque Stelle porta in consiglio regionale il caso del pirogassificatore alla Kme. A presentare un atto di indirizzo per dire no all’installazione è il consigliere Giacomo Giannarelli. “Il dibattito relativo all’ipotesi di realizzare un pirogassificatore nello stabilimento Kme prosegue da tempo e ha avuto nell’affollata assemblea, promossa dall’associazione ambientale La Libellula a Fornaci di Barga, un momento importante. Alla luce di quanto emerso in quel confronto tra il rappresentante di Kme gli esperti del recupero di materia invitati da La Libellula (il professor Annibale Biggeri, il professor Paul Connet e Rossano Ercolini) ho ritenuto opportuno portare in consiglio regionale un atto di indirizzo che sarà in discussione nella prossima seduta d’aula di martedì 27 e mercoledì 28 marzo”.
“Le mie indicazioni sono semplici – prosegue Giannarelli – La giunta regionale deve dire no al progetto pirogassificatore Kme a Fornaci di Barga e in parallelo istituire un tavolo di lavoro con esperti nazionali ed internazionali, individuati anche tramite le università toscane, e con i referenti delle agenzie regionali e delle varie associazioni di categoria per prevedere forme di supporto tecnico e scientifico alle aziende toscane che vogliono modernizzare i propri impianti (ad esempio per abbattere i costi di smaltimento dei rifiuti speciali che producono) o vorrebbero scegliere soluzioni innovative per l’installazione di grandi impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile”.
“Il sistema produttivo toscano – sottolinea il vicepresidente della commissione ambiente e territorio che precisa – ha la necessità di un nuovo piano energetico e di trattamento e recupero degli scarti di lavorazione al fine di abbattere i costi di produzione, aumentare la competitività. Il tutto conciliando crescita industriale e tutela ambientale e sanitaria. Le vecchie modalità di smaltimento, inclusa la combustione di rifiuti o la loro gassificazione, sono da superare se non altro perché la scienza ci ha dimostrato la loro incidenza negativa sulla qualità dell’aria e sulla salute umana. Per questo motivo servirebbe una nuova strategia industriale che potrebbe essere realizzata anche e soprattutto attraverso un impegno strategico della Regione e dei principali centri di studio regionali, nazionali ed internazionali”.
“Questo è il nostro indirizzo – conclude Giacomo Giannarelli – aspettiamo di vedere come voteranno le altre forze politiche al riguardo, già martedì e mercoledì in aula”.