Assicuratore di Filecchio muore nelle Filippine

4 marzo 2018 | 11:18
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Assicuratore di Filecchio muore nelle Filippine

La famiglia è stata avvisata da una pattuglia dei carabinieri arrivata nella loro casa di Filecchio nel comune di Barga, dove nessuno si aspettava di ascoltare dalla voce del maresciallo una notizia tanto atroce. A loro i militari hanno dovuto raccontare che Massimo Mazzoni, 50 anni, noto assicuratore della zona, era stato trovato morto nell’appartamento che occupava nelle Filippine, dove si trovava per vacanza e affari, come era solito fare da qualche anno a questa parte dopo aver lasciato l’impiego stabile nell’agenzia del padre. 

La sua famiglia è molto conosciuta, soprattutto perché Massimo insieme al padre Antonio e al fratello maggiore Gian Paolo lavorava all’agenzia della Toro assicurazioni di Fornaci di Barga, un’attività ormai storica, aperta da tantissimi anni. E la notizia della improvvisa morte di Massimo, che da qualche tempo aveva smesso di lavorare nell’assicurazione, ha colto tutti quanti di sorpresa.
La sua morte risale a venerdì scorso, e sul caso sono in corso le indagini. Si è mossa, come avviene in casi come questo, l’Ambasciata italiana nelle Filippine che ha comunicato la notizia alle autorità italiane della Farnesina, con i carabinieri hanno messo in contatto la famiglia. Mazzoni era molto noto non soltanto per il suo lavoro ma anche perché da giovane aveva militato in diverse squadre di Volley. Uno sportivo promettente, come del resto il fratello Giampaolo, che era una promessa della mountain bike. Lui, insieme alla moglie, la geometra Franca Maddaleni, è stato colto di sorpresa dalla notizia della morte del fratello e ha cercato come ha potuto di far forza al padre (la madre è scomparsa qualche anno fa) che si è subito messo in contatto con le autorità e con l’ambasciata per avere notizie del figlio.
Mazzoni era spesso all’estero: chi lo conosce bene lo descrive come un amante dei viaggi, oltre che un atleta e uno sportivo appassionato. Negli ultimi anni frequentava Santo Domingo e alcuni paesi dell’America Latina dove si recava anche per lunghi periodi. Molto riservato e sempre più assente dal suo paese d’origine aveva fatto del viaggio un vero e proprio stile di vita. Forse anche per questo la tragedia della sua morte ha fatto capolino nel barghigiano quasi in sordina. La famiglia, chiusa nel dolore, non ne ha parlato che con pochi, stretti parenti. Per tanti anni Massimo era stato un agente della Toro, lavorando gomito a gomito con il padre e il fratello, ma ad un certo punto aveva deciso di lasciare quella vita, cambiandola totalmente. I suoi viaggi l’avevano portato anche nelle Filippine, dove purtroppo è accaduto l’irreparabile. Secondo quanto è stato possibile sapere finora, Massimo sarebbe stato trovato morto per cause non ancora chiare all’interno dell’abitazione dove stava trascorrendo una vacanza.