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Ex maestro e direttore didattico a Borgo a Mozzano, profondo conoscitore del territorio e della sua storia, oltre che scrittore. Emilio Tampucci è morto, lasciando un vuoto incolmabile nella cultura a Borgo a Mozzano. Tampucci, che viveva nella piccola frazione di Tombeto, era molto conosciuto. Non solo per le sue qualità di uomo di profonda cultura, ma anche per il suo impegno nell’associazionismo e nel volontariato locale. Era stato, tra le altre cose, anche membro della Misericordia di Borgo a Mozzano.
Autore del libro Una donna di nome Matilde, divisa tra corpo e anima, dedicato alla Canossa, Tampucci era riuscito a tratteggiarne un ritratto molto particolare. Il volume fu presentato nel giugno 2016 alla biblioteca comunale di Borgo a Mozzano (nella foto, ndr) alla presenza dell’autore dal sindaco Patrizio Andreuccetti, che oggi ne piange la scomparsa.
“La perdita di Emilio Tampucci ci priva di una persona straordinaria, un amico – scrive il primo cittadino -. Con lui se ne va un pezzo di storia scolastica e culturale del nostro territorio. Porterò sempre nel cuore la sua grande umanità, l’incredibile capacità oratoria nel difendere cause o nel raccontare una vicenda. Il suo libro su Matilde di Canossa, che ho avuto l’onore di presentare, è una gemma storica di rara bellezza. Ci mancherà Emilio, tanto. Personalmente e come sindaco sono vicinissimo alla famiglia, a cui la nostra comunità tutta ha il dovere di stringersi. Ci siamo stimati tanto, pur provenendo da generazioni diverse, consapevoli che la comunanza delle passioni non ha età. Per intenderci bastava uno sguardo e già c’era empatia”.