
Non sono molti i garfagnini che si cimentano con la scrittura. Così, quando si scopre che è uscito un volume realizzato da un’autrice locale, la curiosità è tanta, e non può che aumentare se il soggetto in questione è una donna intelligente e appassionata come Floriana Balducci, insegnante di lettere all’Istituto superiore di istruzione Garfagnana, figura che ha formato decine di studenti, molto conosciuta nella zona.
Cronache da vicolo Parigi è la sua opera prima, appena pubblicata dalla casa editrice Tra le righe. Si tratta di una serie di racconti noir, ed il titolo rimanda ad uno degli angoli più belli di Castelnuovo. L’autrice spiega di averlo scelto perché “a una certa età si riscoprono i posti dove vivi. Mia madre è Castelnuovese, del rione Santa Lucia, da piccola ci venivo e per me Castelnuovo era quello. Poi ci sono tornata quando ho conosciuto mio marito e quindi Santa Lucia rappresenta un luogo al quale sono attaccatissima. Vicolo Parigi, poi, è sempre stato qualcosa di affascinante, perché ha una stradina antica che porta verso gli orti dell’Aiara e mi piaceva tantissimo”.
“Così – spiega Balducci – quando mi sono venute in mente queste storie, un po’ gialle e un po’ no (perché tanto il giallo è un pretesto), le ho volute ambientare lì. Addirittura, spesso e volentieri, le protagoniste vivono nell’appartamento che era di mia nonna”.
“Ho fatto questa scelta – prosegue l’autrice – anche perché alla Garfagnana voglio bene: con tutti i pro e i contro che ha, è comunque una zona dove si sta bene e dove sto bene. Non mi potrei immaginare da un’altra parte ora”.
Il libro è composto da sette racconti. “Sono ambientati anche in epoche differenti – precisa Balducci – tre sono contemporanei, uno è ambientato ai tempi del terremoto del 1920, uno ha come protagonista l’Ariosto, ed un altro, ambientato nel periodo che va dal 1955 al 1985, riproduce l’immagine di una donna che ho conosciuto”.
Sono tutte donne le protagoniste delle storie, perché, dice Floriana Balducci, “non saprei calarmi nella testa di un uomo. Mentre l’uomo presume di potersi calare in quella di una donna, a me sembra già abbastanza misteriosa e affascinante quella femminile per potermi poi mettere nei panni maschili”.
Le protagoniste vengono anche condizionate dall’ambiente dove vivono, “In tutti i sensi – spiega l’autrice – sia positivamente che negativamente. Poi, dato che sono una moralista, queste donne risentono di quella che è la mia personale battaglia contro l’ipocrisia e il classismo. Nel racconto Rispettabilità, ad esempio, c’è l’ipocrisia di fondo di certi ambienti che non sono solo garfagnini: qui forse certi atteggiamenti saranno più accentuati perché siamo pochi e ci conosciamo tutti, però sono generalizzati, da italiani, e non li sopporto”.
Cronache da vicolo Parigi è, come detto, l’opera d’esordio di Floriana Balducci, che per realizzarla ha tratto ispirazione dai luoghi e dai ricordi: “Faccio lunghe passeggiate tutti i giorni – racconta – e spesso passeggiando mi ritornano dei flash, dei momenti di quando ero piccola, i personaggi tipici del paese. C’è tanta nostalgia, perché dai sessant’anni in poi comincia anche quella bella malattia lì.
“I personaggi del libro li avevo in testa, fino a che un giorno, un anno e mezzo fa, dato che stavo di nuovo bene a scuola dopo un periodo in cui volevo andar via, andare in pensione, è nato il primo racconto, La collega assassina, una figura che mi ero finalmente lasciata alle spalle”, dice con ironia. “Dal marzo 2016 al luglio 2017 ho scritto tutti gli altri. Con uno di questi racconti – conclude – ho anche partecipato a Garfagnana in giallo, l’anno scorso”.
Massimiliano Piagentini