Bilancio ok per BargaJazz 2017, con un occhio al futuro

30 agosto 2017 | 08:49
Share0
Bilancio ok per BargaJazz 2017, con un occhio al futuro

Si è chiuso sabato (26 agosto) il Bargajazz Festival 2017 con il concerto al teatro dei Differenti del BargaJazz Ensemble dedicato alla musica di Frank Zappa. Bilancio più che positivo con grande partecipazione sia ai concerti gratuiti all’aperto sia a quelli tenutisi in teatro. Folla record per la giornata di Barga IN Jazz il 20 di agosto con il castello di Barga letteralmente invaso dai partecipanti che hanno trovato in ogni piazza un gruppo di jazz di diverso carattere con la Large Street Band itinerante per le vie del centro storico. Un appuntamento che si conferma tra i più partecipati eventi culturali della provincia di Lucca. Grande qualità per i concerti in teatro con nomi di livello internazionale come il chitarrista Kurt Rosenwinkel e Maurizio Giammarco.

Splendida l’acustica del chiostro di Santa Elisabetta dove si è tenuto il concerto del trio di Robert Bonisolo in un atmosfera molto suggestiva. Due le produzioni originali presentate in anteprima: la Bjc Orchestra diretta da Rossano Emili e la rivisitazione della musica di Frank Zappa eseguita dall’Ensemble di Bargajazz con 11 musicisti provenienti dalle file della Big Band di Barga. Successo anche per l’iniziativa organizzata con l’associazione dei viticoltori Luccabiodinamica che ha abbinato la degustazione dei vini alla musica del Sinfonia Jazz Lab (laboratorio didattico jazz della scuola di musica Sinfonia di Lucca).
Un’edizione particolare quella di quest’anno che per la prima volta dopo tanti anni ha dovuto rinunciare al concorso di composizione e arrangiamento per orchestra jazz a causa dei tagli ai finanziamenti provenienti da Regione Toscana e Mibact. Nato nel 1986 da un’idea di Giancarlo Rizzardi e Bruno Tommaso il festival ha da sempre avuto il suo centro nel concorso e nella Bargajazz Orchestra che ha ospitato negli anni musicisti tra i più apprezzati sulla scena nazionale ed internazionale: Paolo Fresu, Lee Konitz, Steve Swallow, Tom Harrell, Giorgio Gaslini, Kenny Wheeler, Stefano Bollani. I costi di produzione per il concorso sono tuttavia molto elevati, si tratta di mettere in piedi un’orchestra di 18 elementi che prova e sta insieme per diversi giorni. Del resto la peculiarità del concorso non ha ricevuto negli anni il necessario riconoscimento in termini di finanziamenti che sono andati sempre più assottigliandosi. Non si è saputa o voluta cogliere la differenza tra un festival che realizza nuove produzioni, che richiedono investimenti cospicui, prove orchestrali, importanti capacità artistiche e organizzative ed i tanti organizzati acquistando spettacoli “precotti” dalle agenzie.
Abbandonato l’iniziale impulso a gettare la spugna gli organizzatori hanno deciso di riprendere il cammino alla ricerca di nuove idee e di una nuova veste, improntando il festival di quest’anno su produzioni originali e di ricerca. In Cammino… è stato il sottotitolo di questa edizione a sottolineare un cambiamento ed una ricerca che non si ferma di fronte alle difficoltà. Il 2017 è stato quindi un anno di pausa per il concorso nella speranza che per il 2018 questa esperienza unica a livello europeo possa riprendere vigore con nuove risorse, per la ricerca delle quali BargaJazz ha lanciato proprio nei giorni del festival una campagna di sottoscrizione via internet dal titolo All I need is jazz alla quale è possibile aderire attraverso il sito www.bargajazz.it.