Barga Jazz, ai Differenti il Rosenwinkel Trio

18 agosto 2017 | 07:15
Share0
Barga Jazz, ai Differenti il Rosenwinkel Trio

Dopo la cena nel castello per il Jazz for Dinner e aspettando la scorpacciata di BargaINJazz di domenica, BargaJazz 2017 entra nel vivo domani (19 agosto) con uno dei concerti più attesi del festival. Al teatro dei Differenti di Barga alle 21,30 sarà infatti di scena il triaco del chitarrista Kurt Rosenwinkel.

Classe 1970, statunitense di nascita e berlinese di adozione (vive da tempo con la famiglia nella capitale tedesca dove per anni ha insegnato al prestigioso Jazz Institute), Rosenwinkel è un solista dall’approccio armonicamente fluido e assai ricco dal punto di vista melodico, capace di attraversare diversi generi musicali e mettere le mani con profitto su diversi strumenti, come testimoniato dal suo recente album Caipi (pubblicato per l’etichetta di sua proprietà Hearthcore Records e ricco di influenze sudamericane) nel quale si cimenta nel ruolo di polistrumentista e cantante. Formatosi negli anni Ottanta prima al Philadelphia High School for the Creative and Performing Arts e quindi al prestigioso Berklee College of Music di Boston, da giovanissimo Rosenwinkel fu chiamato a far parte del gruppo di Gary Burton. Trasferitosi a Brooklyn, ha iniziato un percorso artistico fin da subito carico di soddisfazioni, a cominciare dal Composer’s Award assegnatogli nel 1995 dal National Endowment for the Arts e dal debutto discografico come leader nel 1996 con l’album East Coast Love Affair. I primi anni del nuovo millennio sono quelli della definitiva consacrazione del chitarrista, grazie ad album come The Enemies of Energy, The Next Step, Heartcore e Deep Song, dischi nei quali Rosenwinkel perfeziona il proprio stile originale e si afferma come voce autorevole del jazz post bop.
A Barga si presenta in trio, accompagnato da musicisti italiani: Dario Deidda al basso e Marco Valeri alla batteria. Deidda è uno dei nomi di spicco delle quattro corde tricolori, ha collaborato con i nomi più importanti nel nostro paese ed all’estero e nell’ultimo decennio è stato proclamato quasi costantemente miglior bassista italiano dalla rivista Jazz It. Musicista poliedrico, ma a suo agio sopratutto sul terreno del jazz, ama il basso elettrico ed i nuovi strumenti semiacustici, senza però trascurare il contrabbasso, strumento con il quale si è diplomato al conservatorio di Salerno. Valeri è un batterista romano nato nel 1976 e folgorato da piatti e tamburi già in tenera età. Debutta su disco da leader nel 2013 con The apple, un album ricco di riferimenti alla città e alla squadra della Roma e partecipa attivamente l’anno successivo all’interessantissimo Prestazione di Daniele Tittarelli, suo compagno d’avventura fin dagli esordi. Attualmente, Marco Valeri è uno degli animatori più attivi della ricca scena jazz della capitale.