Andreuccetti: ‘Sconto sulle tasse per chi è nel Parco’

19 luglio 2017 | 10:50
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Andreuccetti: ‘Sconto sulle tasse per chi è nel Parco’

Come tutelare cittadini e cacciatori dall’inserimento dei territorio nell’area parco? È questo il punto su cui i sindaci della Mediavalle del Serchio stanno lavorando nella speranza che la legge che istituirebbe la variante e il ritorno dei confini del Parco delle Alpi Apuane alla vecchia situazione venga varata quanto prima dalla regione.

A Borgo a Mozzano il primo cittadino PatrizioAndreucctti, reduce da un consiglio comunale a con i cittadini di San Romano, si è posto come primo problema quello di indennizzare dal primo luglio, quando sono scattati i nuovi confini del parco, i cittadini delle frazioni di San Romano e Motrone finite nell’area di interesse delle Ente parco Alpi Apuane. Vivere dentro un parco infatti significa soggiacere varie norme più restrittive in tanti ambiti dell’attività umana e alle volte significa spendere di più anche in termini di burocrazia.
“Dal momento che l’area preparco è attiva dal 1 luglio,- dice infatti il sindaco Andreuccetti – nel caso di San Romano e Motrone stiamo predisponendo uno sconto delle tasse che permetta di recuperare quanto i cittadini spenderebbero in più con la pratica della paesaggistica. Nel caso della caccia siamo invece ad appoggiare la richiesta anche di altri comuni di togliere ogni area contigua qualora la modifica della legge 394 dovesse equiparare le stesse zone a quelle del parco.
E’ una presa di posizione forte quella del sindaco di Borgo a Mozzano, sia nella tutela dei cittadini che nei confronti dell’opposizione, al governo al tempo in cui si decideva di estendere i confini del parco.
“Sui confini – dice Andreuccetti – del parco la nostra amministrazione si è espressa con chiarezza: siamo contrari sia all’inserimento dei paesi di San Romano e Motrone sia delle aree boschive circostanti. Lo abbiamo ribadito in consiglio comunale come in una riunione che ho tenuto personalmente con i cacciatori del territorio”-
“Crediamo – continua il primo cittadino – che per i paesi coinvolti sarebbe un inutile aggravio per le pratiche della paesaggistica e siamo convinti che limitare la caccia in quelle zone sia in ogni caso penalizzante. Perciò già nella seduta del 30 giugno abbiamo chiesto alla comunità di parco, così come hanno fatto contestualmente altre amministrazioni, di poter aprire una variante che consenta di fare delle osservazioni propedeutiche a modifiche. Ad ogni modo, ed è bene chiarirlo una volta per tutte, tutta questa situazione non è all’anno zero, tutt’altro. I nuovi confini in vigore dal primo luglio sono gli stessi votati dai sindaci del parco già nel 2010-2011 a cui la nostra amministrazione di allora si oppose senza esito. Oggi quindi, possiamo mettere anima e corpo nel provare a modificare la situazione, ma interveniamo in una fase avanzata dove rimediare non è affatto semplice. Sul punto la minoranza fa finta di non sentire e si sottrae – attacca Andreuccetti -, oltre che alle proprie responsabilità, ad una evidenza dei fatti che ne certifica l’incapacità di incidere nei tempi in cui le decisioni si prendevano per la prima volta, al governo del comune nel 2011 c’erano loro”.
Poi il sindaco di Borgo a Mozzano entra nel merito della questione e dice: “Le nostre richieste sono semplici e dirette, vogliamo togliere la nostra zona dall’area contigua al parco. Ma poiché, come sopra spiegato, siamo a rimettere insieme i frammenti di un vaso, ci siamo contestualmente mossi per salvaguardare comunque i nostri territori, fatto che denota responsabilità concreta di governo e non populismo da proclami, fine e sé stesso”.
“Di fronte a questa situazione – conclude Andreuccetti – ci vuole concretezza e realismo. Gli stessi che portiamo avanti in ogni nostra azione di governo, a differenza della minoranza che, oltre a fare populismo, sembra sempre venuta dalla luna e non da anni di amministrazione.”