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Caminetti, Monni: “I divieti posti sono una misura a tutela della salute pubblica”

8 novembre 2022 | 17:58
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Caminetti, Monni: “I divieti posti sono una misura a tutela della salute pubblica”

L’assessora regionale risponde all’interrogazione: “Sotto il profilo economico gli incentivi regionali consentono ai cittadini di non subire il peso della transizione verso impianti più efficienti”

“L’inquinamento dell’aria è il principale rischio ambientale per la salute in Europa ed è associato a malattie cardiache, ictus, malattie polmonari. Si stima che l’inquinamento dell’aria determini ogni anno oltre 400mila decessi prematuri nell’Unione europea. Se partiamo da questo dato capiamo perché la Regione abbia indagato le cause di inquinamento da polveri fini da Pm10, nelle aree in cui si registrano superamenti oltre le soglie di legge e la regione sta studiando la composizione e l’origine del particolato e la concentrazione per risalire alle fonti”.

Così l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni ha risposto all’interrogazione della consigliera della Lega Luciana Bartolini sul divieto di utilizzo di generatori a biomassa con classe di prestazione inferiore a tre stelle, in relazione al recente aumento di prezzi dovuti al caro-energia.

Monni ha ricordato uno studio in collaborazione con Arpat, che ha coinvolto il sito di Lucca-Capannori dalla primavera 2019 a marzo 2020, dal quale emerge che i “superamenti registrati in quest’area sono da ricondurre in via primaria alla combustione da biomassa” con “valori molto elevati durante la stagione fredda che tendono allo zero durante l’estate”.

“Le azioni di risanamento della Regione si concentrano in quest’area con interventi diretti ad incidere sulla sorgente primaria di inquinamento quindi il divieto di utilizzo di generatori a biomassa con classe di prestazione inferiore a tre stelle. Questa situazione è circoscritta – aggiunge Monni – perché questa stazione è rappresentativa di 14 comuni della piana lucchese. Siamo intervenuti anche con misure finanziare rivolte al sostegno economico dei cittadini residenti nelle aree di sforamento per sostituire i vecchi impianti. Risorse sono arrivate anche dal ministero dell’ambiente per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria destinando un milione e mezzo per la piana lucchese successivamente la Regione toscana ha destinato ulteriori risorse per 3 milioni di euro per azioni di contrasto all’inquinamento da pm10 per le annualità 2020-21-22 e 23”.

“Dal primo gennaio 2022 – ha ricordato Monni – c’è il divieto di utilizzo dei generatori di calore alimentate da biomassa legnosa avente emissioni superiore alla classe tre stelle e da tale divieto sono escluse le abitazioni in cui la biomassa sia l’unica fonte di riscaldamento e quelle poste a 200 metri di altitudine sul livello del mare.  Infine ricordo l’impegno del ministero a finanziare con 25milioni di euro ulteriori interventi per la qualità dell’aria, 15 dei quali sono destinati alla piana fra Lucca e Pistoia e 10 all’agglomerato di Firenze che ha superamenti per il biossido di azoto. In sintesi i divieti posti sono una misura a tutela della salute pubblica e sotto il profilo economico gli incentivi regionali consentono ai cittadini di non subire il peso della transizione verso impianti più efficienti”.

“Grazie della spiegazione completa – ha risposto la consigliera Bartolini – mi fa piacere che si chieda all’Unione europea di non sanzionare. La gente però è molto arrabbiata, non sapeva di non poter accendere il camino e aveva acquistato la legna anche in abbondanza. È vero che ci sono gli incentivi ma è anche vero che prima di aver preso incentivi e fatto i lavori si arriva a primavera”.

Dopo le dichiarazioni è intervenuta anche Fratelli d’Italia, che ha chiesto all’assessora di fare un passo indietro sul tema.

https://www.serchioindiretta.it/politica/2022/11/08/caminetti-fdi-lassessore-monni-si-scusi-prima-ha-polemizzato-e-poi-ha-chiesto-la-deroga/149454/

“Prima ci ha attaccato perché ci siamo permessi di chiedere alla Regione di attivarsi in Conferenza Stato-Regioni per sospendere le restrizioni dovute dalla sentenza europea per lo sforamento delle Pm10, poi nell’Aula del Consiglio, rispondendo ad una interrogazione, ci ha dato di fatto ragione – hanno detto Capecchi e Fantozzi -: l’assessore ha, infatti, scritto al ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin per chiedere una deroga ai limiti di inquinamento sulle Pm10”.