Trasporti

Passaggio ad Autolinee Toscane, la risposta di Baccelli a Landi (Lega): “Criticità superate”

18 ottobre 2022 | 20:37
Share0
Passaggio ad Autolinee Toscane, la risposta di Baccelli a Landi (Lega): “Criticità superate”

L’assessore regionale: “Raggiungo in anticipo l’obiettivo del cambio dei mezzi”. A Capecchi (Fdi) sui treni: “Bonus puntualità è un unicum della nostra regione”

“Dalla risposta dell’assessore si prende atto come lafase transitoria sia da dimenticare perché è stata mal gestita in via previsionale, soprattutto nel momento in cui si fa un contratto su un servizio così importante per la nostra regione, il servizio di trasporto pubblico locale, che impatta fortemente sui cittadini”. Così il portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) dopo la risposta dell’assessore regionale ai trasporti, Stefano Baccelli, all’interrogazione sui disservizi del trasporto pubblico locale.

L’assessore ha ricordato che “l’avvio del contratto di concessione, l’1 novembre 2021, ha messo in evidenza alcune criticità nella gestione del servizio, in particolare riguardo al complesso passaggio dei beni strumentali e del personale da parte dei precedenti gestori” e che “l’amministrazione si è adoperata verso le parti coinvolte affinché il passaggio avvenisse in continuità con i precedenti gestori a garanzia dell’utenza servita”. Baccelli ha parlato delle “azioni poste in essere riguardo al subentro nei beni essenziali, in particolare riguardo alla loro valorizzazione da un lato e alla definizione dei perimetri di passaggio per alcune tipologie di beni (tecnologie) dall’altro. L’amministrazione è intervenuta riuscendo a riallineare posizioni distanti”.

Baccelli si è soffermato poi, sulla “rinuncia di 600 addetti al trasferimento alle dipendenze del nuovo concessionario Autolinee Toscane (tra cui oltre 250 autisti)” che ha aggravato “una situazione che già registrava carenze di personale presso i gestori storici. Il concessionario – ha detto – su forte sollecitazione dell’amministrazione ha istituito il progetto Accademia che prevede la formazione di giovani inoccupati (dall’acquisizione delle patenti necessarie alla formazione specifica per il ruolo di autista di servizi di Tpl) e alla loro introduzione nel mondo del lavoro. Ad oggi il progetto, attivato a partire dalle sedi di Firenze e Siena, sta proseguendo con continuità e quindi si prevede che entro la fine del corrente anno possano entrare in servizio 45 nuovi autisti”. Si registrano 312 nuovi assunti dal 1 novembre 2021 a fronte di 265 usciti”.

Riguardo, invece, al numero dei bus necessari per l’effettuazione del servizio, “a fronte dei 2mila 904 bus previsti in gara, dei 2mila 845 bus alla stipula del contratto nell’agosto 2020, e considerato che il numero di bus all’avvio del servizio l’1 novembre 2021 era pari a 2mila 653, si può constatare che su questo aspetto il piano di investimento bus indicato dalla gara, per cui erano previsti nei primi due anni l’acquisto e immissione di 200 nuovi bus, è stato ampiamente anticipato nei tempi e, ad oggi, sono già stati acquistati 172 mezzi pari a oltre l’86 per cento dell’offerta di gara per i primi due anni, a cui si aggiungeranno entro fine anno altri circa 10 mezzi”.

Anche riguardo alle “difficoltà realmente constatate sull’acquisto dei titoli di viaggio soprattutto nelle zone periferiche del territorio, i problemi erano legati principalmente alla produzione dei titoli cartacei (per l’urbano) totalmente nuovi rispetto ai titoli precedenti, oltreché a questioni di carattere organizzativo e distributivo degli stessi alle rivendite presenti sul territorio. Anche su questo fronte possiamo senz’altro affermare che grazie alle sollecitazioni avanzate dagli uffici le criticità risultano superate”.

Infine, l’assessore ricorda che il concessionario è subentrato in una fase acuta dell’emergenza pandemica che ha comportato per l’azienda, per molti mesi e fino al mese di luglio scorso, importanti assenze per malattia con evidenti ricadute sull’assetto organizzativo dei servizi.

“Una gara nata male e difficile da gestire – ha concluso Landi nella sua replica – Questa gara non l’abbiamo voluta noi.Nella risposta dell’assessore, si riconosce che ci sono dei disservizi. Siamo in attesa dei miglioramenti, non tanto per i nuovi mezzi che iniziamo a vedere ma per quando riguarda l’accademia della formazione sulla quale abbiamo riscontri poco positivi e riteniamo ci sia molto da fare”.

Baccelli è stato chiamato anche a rispondere a una interrogazione di Capecchi (Fratelli d’Italia) sui disservizi a pendolari e studenti.

“Preme anzitutto ricordare che il riconoscimento del bonus in caso di mancato rispetto dei limiti dell’indice di affidabilità è una caratteristica del contratto tra Regione Toscana e Trenitalia non riscontrabile nelle altre regioni. Prevede una forma di riconoscimento economico all’utente in caso di irregolarità del servizio che assorbe ed amplia il regime di attuazione dell’ordinaria indennità”.

Baccelli ricorda che “l’algoritmo adottato per il calcolo dell’indice di affidabilità prevede la combinazione dei minuti di ritardo e dei minuti di soppressione, diviso il numero di treni programmati: il limite è gradualmente crescente nel corso degli anni al fine di sollecitare il gestore al miglioramento continuo dal 2020 al 2024, dal 97% al 98% e che “su questi dati né Trenitalia né Regione Toscana effettuano alcuna ulteriore modifica”. L’ultimo dato disponibile è quello del mese di agosto 2022 dove due linee, la Firenze-Empoli-Siena e la Siena-Grosseto, hanno nuovamente avuto un indice inferiore al 97,5%

Baccelli si è soffermato poi “sulla media annua (periodo gennaio-settembre 2022) della puntualità nessuna esclusione è dell’89,7%, inferiore al dato del 2020 (91,5%) e del 2021 (90,5%), dove hanno circolato un numero inferiore di treni regionali e Alta Velocità, ma superiore a quella del 2019 (89,4%), confrontabile per quantità di servizi”. Non va poi, dimenticato che “il servizio ferroviario è costantemente oggetto di monitoraggio da parte della Regione, sia attraverso i periodici confronti delle strutture tecniche con i gestori, che nelle riunioni della cabina di regia con le direzioni regionali di Rfi e Trenitalia, per monitorare la situazione sulle linee toscane, analizzare le criticità e soprattutto comprendere le motivazioni dei disservizi occorsi e definire congiuntamente soluzioni”.

Gli incontri con i gestori sia tecnici che tecnico-politici in vista della riapertura delle scuole e la ripresa in pieno delle attività, si sono svolti a partire da fine luglio, per coordinare la comunicazione ai pendolari e ai cittadini del servizio che ha preso avvio da lunedì 12 settembre sulla nuova relazione Empoli-Firenze Castello, che sostituisce con la stessa quantità di treni (6 coppie) ed orari sostanzialmente inalterati nelle stazioni della tratta Empoli-Le Piagge,la precedente relazione Empoli-Firenze Porta al Prato. Baccelli ha parlato della “tratta Firenze Porta al Prato-Firenze Cascine già in corso di smantellamento in vista dell’avvio dei lavori per la linea 4 della tramvia fiorentina”.

Riguardo all’informazione ai pendolari, l’assessore ha ricordato che “gli strumenti utilizzati vanno dall’app dedicata Muoversi in Toscana, ai principali canali social, mentre non sono al momento previste le implementazioni proposte, visto che già da alcuni anni l’invio in automatico di notifiche ai viaggiatori rispetto agli eventi sui servizi regionali avviene già, in Toscana come in alcune altre regioni, attraverso l’app Trenitalia.

Capecchi si è dichiarato “parzialmente soddisfatto”. “Ci fa piacere, ma ci preoccupa anche un po’ il riferimento alla riconfigurazione dei servizi che si appresta a fare Autolinee toscana perché ad oggi quel servizio funziona solo parzialmente”, ha detto, e ha aggiunto che “per il momento si è sostanzialmente tagliato; salvo alcune piccole linee,ci sono stati  tagli ai servizi e un aumento dei costi a carico dei cittadini”. “L’interrogazione – ha poi spiegato Capecchi – nasceva dalle segnalazioni che ci sono giunte da molti utenti che sono stati travolti da una situazione di emergenza dei trasporti in cui quel sistema di notifica ha mancato al suo ruolo”. “Per questo – continua – proponevamo sistemi alternativi per indirizzare le scelte dei cittadini per scegliere in modo tempestivo i mezzi di trasporto” ma “è chiaro che si sia tornati attorno all’89,4 – 89,7 di percentuale su alcune linee, che è al di sotto di quello che è previsto come limite minimo per la puntualità”.