Artemis Fowl II, grandi nomi per un franchise non riuscito

17 giugno 2020 | 17:48
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Artemis Fowl II, grandi nomi per un franchise non riuscito

Il nuovo prodotto Disney non convince Andrea Madrigali di Project Movie

Importante premessa prima di continuare con la lettura: chi vi scrive non ha letto i libri dai quali il film prende spunto, quindi non sarà proposto alcun parallelo tra le due opere.

Nato dalla penna di Eoin Colfer, Artemis Fowl IIè un ragazzo di dodici anni intelligentissimo, con diversi problemi legati alla sfera dei rapporti interpersonali. Figlio di un famoso e ricco mercante d’arte, passa le sue giornate nella sua splendida villa immersa nella verde Irlanda.

Il padre è spesso assente per motivi di lavoro, ma quando sono insieme, il passatempo che maggiormente li lega è la scoperta e l’approfondimento dei miti irlandesi, quelli del folklore, fatti di fate, elfi, goblin e altri esseri fatati. Sembra una vera ossessione per Artemis Fowl Sr e ogni racconto che condivide con il ragazzo, ogni piccola e specifica informazione che rivela su queste creature leggendarie, sembrano essere nozioni che il ragazzo dovrà alacremente imparare, quasi per preparalo a qualcosa che deve accadere.

Durante un viaggio di lavoro l’adorato padre scomparirà in circostanze misteriose e sarà allora che il giovane Artemis si troverà immischiato in vicende avvolte dal mistero e che lo porteranno a dover recuperare un oggetto magico chiamato Aculus, fondamentale per salvare la vita del padre. Partirà da qui l’avventura del brillante dodicenne che si troverà a vivere sulla propria pelle i miti che tanto attentamente ha studiato col padre in tutti gli anni precendenti.

Prodotto dalla Disney, con Kennet Branagh dietro la macchina da presa e Colin Farrell e Judy Dench tra i protagonisti, quest’opera, sulla carta, si presentava come l’allettante primo capitolo di una nuova saga fantasy pronta a decollare e prendere il posto di alcuni blasonati predecessori.

Potremmo dire che la trasformazione da un essere in potenza a un essere in atto, ahinoi, non c’è stata e questo Artemis Fowlè solamente l’ennesimo fallimentare tentativo da parte della Disney di creare un franchise di successo e se in teoria i presupposti potevano esserci, la resa concreta si rivela quanto mai deficitaria e insoddisfacente.

Seguiteci su Project Movie e vi spiegheremo il perché nella recensione a cura di Andrea Madrigali