Bagni di Lucca, no unanime in Consiglio al centro collettivo per migranti: “Soluzione che non favorisce integrazione”. Protestano i cittadini

30 novembre 2019 | 11:08
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Bagni di Lucca, no unanime in Consiglio al centro collettivo per migranti: “Soluzione che non favorisce integrazione”. Protestano i cittadini

Un no unanime al centro collettivo per migranti a Ponte a Serraglio. È questo ciò che emerge dal consiglio comunale di Bagni di Lucca, che ieri sera (29 novembre) ha votato con un secco no all’attivazione del centro collettivo. “Siamo preoccupati – le parole della maggioranza – per il numero così alto di persone adulte con diversa provenienza nazionale, storia personale e religione, costrette a vivere in un unico nucleo abitativo. Questa è una soluzione non favorisca l’integrazione di richiedenti asilo”. Il comune adesso trasmetterà l’atto alla Prefettura di Lucca, con l’auspicio che il progetto venga riesaminato. Una decisione che ha scatenato critiche alla maggioranza.

“Premesso che la Prefettura di Lucca – si legge nel documento approvato dal Consiglio – ha emanato un bando pubblicato per la gestione dei centri di accoglienza per richiedenti asilo sulla base delle recenti disposizioni di legge, che contempla la possibilità di appaltare a privati la realizzazione di Cas (centri di accoglienza straordinaria) e Cara (centri di accoglienza per richiedenti asilo). Un’associazione già operante sul territorio di Bagni di Lucca è risultata vincitrice di questi bando proponendo sia singole unità abitative che centri collettivi. L’amministrazione di Bagni di Lucca è venuta a conoscenza che la suddetta associazione intende attivare nella frazione di Ponte a Serraglio un centro collettivo raggruppando i richiedenti asilo sul territorio in un’unica struttura. La struttura in questione al momento non garantisce le condizioni sufficienti sotto il profilo strutturale, di ubicazione, igienico sanitario, e non dispone di spazi esterni essendo confinante con strada pubblica di scorrimento. Inoltre esprimiamo preoccupazione per il numero così alto di persone adulte con diversa provenienza nazionale, storia personale e religione, costrette a vivere in un unico nucleo abitativo, ritenendo altresì che questa soluzione non favorisca l’integrazione di richiedenti asilo, come invece abbiamo verificato avvenire in piccoli nuclei di persone distribuiti sul territorio creando situazioni di equilibrio e proficua convivenza con i residenti”.
“Il comune di Bagni di Lucca – si legge ancora nel documento – non è contrario all’accoglienza delle persone di ogni provenienza e alla loro integrazione, anche forte della storia di migrazione che la caratterizza. Il sindaco in prima persona appresa la notizia si è immediatamente attivato sia con la Prefettura di Lucca che con l’associazione assegnataria del bando dichiarando la propria perplessità e contrarietà all’ubicazione scelta, esprimendo a nome di tutti la preoccupazione per le condizioni di vita offerte ai richiedenti asilo e che andrebbe a gravare sul tessuto sociale di tuto il Comune. Questo Consiglio non si trova d’accordo con la soluzione presentata e quindi esprime la contrarietà all’attivazione di un centro collettivo nel Comune di Bagni di Lucca”.
Un’approvazione unanime che ha provocato proteste e critiche sui social. Paolo Simoncini, del gruppo extraconsiliare Sinistra per Bagni di Lucca, attacca l’amministrazione Michelini: “Il Partito Democratico di Bagni di Lucca, pur amministrando il comune, ha appena votato all’unanimità l’ordine del giorno delle destre contro i richiedenti asilo. Un ordine del giorno con contenuti di destra, con slogan fortemente leghisti. Primo tra tutti ‘siamo per l’accoglienza ma…’. Un comune accogliente non dice di certo una frase del genere che ricorda brutte cose. Non viene puntato il dito contro Matteo Salvini per l’accoglienza non fatta più ad una certa maniera, bensì si dà la colpa alle associazioni del territorio. Associazioni che tra l’altro si sono ben distinte per l’ottimo lavoro ricevendo anche premi per l’inclusione. A Bagni di Lucca non è mai successo niente con i richiedenti asilo: si danno da fare, hanno collaborato in progetti di volontariato, giocano a pallone nelle nostre squadre e alcuni di loro vanno addirittura a prendere la comunione in chiesa. Sono assolutamente integratissimi. Perché il Pd di Bagni di Lucca si trova così d’accordo con le destre? Non è la prima volta che succede, serve una riflessione. Non c’è niente da condividere con loro: le destre di Bagni di Lucca sono quelle andavano nei mercati a prendere le firme per non far arrivare nemmeno i minori migranti. Ci sarebbe da lamentarsi con il governo per abolire il decreto Salvini: non si fa un ordine del giorno per i migranti insieme alla Lega. Sono preoccupato per questa situazione, di questa deriva a destra”.