Revoca della cittadinanza, Andreuccetti: “In una repubblica democratica per Mussolini non c’è posto”

Il sindaco di Borgo replica al segretario della Lega: “Non si tratta di cancellare la storia ma di comprendere cosa conservare del passato”
Questione cittadinanza onoraria a Mussolini, interviene il sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti.
“Nel consiglio comunale del 25 aprile – spiega – abbiamo approvato all’unanimità l’ordine del giorno propedeutico a togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Lo abbiamo fatto perché non vogliamo che l’artefice del fascismo, vale a dire colui che incarna l’antitesi dei valori costituzionali, sia ancora, almeno formalmente, tra i nostri cittadini illustri. Lo abbiamo fatto appena siamo venuti a conoscenza della cosa, così come è avvenuto e sta avvenendo in tanti altri comuni del territorio e d’Italia”.
“Lo abbiamo fatto per i giovani – spiega – perché la memoria non sia fine a se stessa ma portatrice di autentici valori democratici attinenti al presente e all’avvenire. L’antifascismo dovrebbe caratterizzare tutta l’Italia: a fare la Resistenza furono tutti gli orientamenti politici, da sinistra a destra, tranne i fascisti, chiaramente”.
“La sorpresa, dunque, non dovrebbe esserci davanti al perché lo abbiamo fatto, bensì perché qualcuno se ne sorprende o lo critica – conclude Andreuccetti – Critiche, come quella del segretario provinciale della Lega, che, guarda caso, arrivano tutte da destra e dimostrano una scarsissima conoscenza degli eventi storici e del loro significato. Si parla di cancel culture, un termine messo lì a caso, che dimostra l’incapacità di comprendere che qui non si tratta di cancellare la storia, che va studiata e approfondita, ma di comprendere che cosa portare con noi del passato. Con la Resistenza, la lotta partigiana, il fondamentale intervento degli alleati, quindi la Liberazione, l’Italia ha vissuto un nuovo Risorgimento che l’ha trasformata in una repubblica democratica fondata sulla Costituzione antifascista, nella quale non c’è posto per Mussolini. Il segretario della Lega se ne faccia una ragione”.