Fantozzi (Fdi): “L’8 marzo sia l’inizio di un ritorno al normale rapporto fra i sessi”

7 marzo 2025 | 19:02
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Fantozzi (Fdi): “L’8 marzo sia l’inizio di un ritorno al normale rapporto fra i sessi”

Il consigliere regionale: “Quando fare un complimento a una donna, corteggiarla senza mancarle di rispetto erano valori condivisi e accettati socialmente, si stava meglio tutti”

“Ogni anno, con l’avvicinarsi della festa della donna, vengono diffusi numeri inquietanti sulle violenze e gli abusi anche psicologici di cui sono vittime le donne, da parte di chi vive in modo malato lo sviluppo di una relazione. Mentre inchieste giornalistiche confermano come in certe realtà, purtroppo tollerate in nome di un multilateralismo che ha come vittime proprio giovani donne, che vengono date in spose dodicenni a perfetti sconosciuti, quando non sono sottoposte a mutilazioni genitali o peggio ancora, riflettere ci conduce a affermare che questa deriva è veramente negativa e non ci sono segnali di una controtendenza”. Inizia così la riflessione di Vittorio Fantozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio Regionale della Toscana.

“I numeri diffusi a Lucca dalla meritoria Centro Antiviolenza Luna sono inquietanti: 485 donne solo a Lucca hanno contattato l’associazione nel 2024, rispetto alle 395 del 2023 e in questi primi mesi del 2025 il trend è in ulteriore crescita. La creazione di una tensione crescente, a causa dell’ideologia woke, il politicamente corretto estremizzato che evoca il patriarcato a ogni parola, la condanna di un semplice apprezzamento estetico, anche se fatto con correttezza e rispetto, non fanno che peggiorare le cose. Quando fare un complimento a una donna, corteggiarla senza mancarle di rispetto erano valori condivisi e accettati socialmente, si stava meglio tutti, a partire dall’oggetto di queste attenzioni. Che l’uomo cerchi di sedurre una donna rientra nella impostazione biologica e psicologica della mente umana e, a mio avviso, il problema che ci si dovrebbe porre è il modo con cui si fa”.

“Resta però il grande nodo della doppia morale nei confronti di queste tematiche da parte di schiere di sedicenti progressisti e progressiste: mentre condannano un complimento o una battuta, si girano dalla parte opposta a esempi chiari di sottomissione di certe frange della popolazione. Un atteggiamento ipocrita che scredita tutto il resto. Le vere ingiustizie da combattere sono queste, la fortissima limitazione di libertà e volontà cui sono ridotte moltissime donne che però si preferisce non guardare, anche per mero calcolo elettorale. Tutto questo è la vera condanna di una parte del genere femminile, non certo un corteggiamento serio e corretto”.