Segretario comunale condiviso e i Consigli si tengono alle 18, insorge l’opposizione di Castelnuovo

Elena Picchetti: “Impegni lavorativi ci impediscono di essere presenti a quell’ora, si risolva la questione del dirigente”
“Ci dispiace ma il consiglio comunale alle 18 un lusso che non possiamo permetterci, almeno noi consiglieri di minoranza”. Dice così Elena Picchetti, aprendo una polemica sulla convocazione dell’assise e sul ruolo del segretario comunale. .
“Ci abbiamo provato, abbiamo studiato gli atti, ci siamo preparati per esporre le nostre osservazioni, ma ieri (26 febbraio, ndr) 3 consiglieri su 4 non erano presenti in Consiglio per impegni lavorativi non differibili o prorogati oltre il tempo utile per potervi intervenire. I consiglieri comunali hanno il diritto e il dovere di partecipare alle sedute del consiglio comunale e nel rispetto di questo diritto dovere chiediamo che le adunanze vengano fissate alle 21, ma questo sarebbe impossibile – ci dicono- perché l’ente non dispone di un segretario comunale e si avvale di un segretario a scavalco che non ha dato la sua disponibilità per le 21”.
“A ben vedere la problematica dell’orario è poca cosa rispetto alla mancanza del segretario comunale – prosegue Picchetti – Il segretario comunale, infatti, svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti: insomma è una garanzia per l’ente e conseguentemente per i cittadini. Una figura assolutamente necessaria in un Comune come il nostro dove il giro d’affari tra il pubblico e il privato – si vanta il sindaco – è superiore ai nove milioni di euro e il debito pubblico – è scritto negli atti del bilancio – supera i 7 milioni di euro.
Il vigente assetto normativo e regolamentare, tra l’altro, impone di ricorrere prioritariamente ai segretari in disponibilità garantendone la piena occupazione, riservando all’istituto dello scavalco una valenza residuale e temporalmente determinata, cui ricorrere soltanto in via eccezionale, quando non sia possibile garantire in altro modo la funzionalità dell’ufficio di segreteria, anche in considerazione dei nuovi compiti e responsabilità affidate dalla legge 190/2012 al segretario comunale nell’ambito delle misure adottate per contrastare la corruzione e l’illegalità all’interno della pubblica amministrazione”.
“In Garfagnana siamo uno dei pochi comuni a non avere un segretario comunale, di sicuro l’unico per la nostra fascia di abitanti – conclude Picchetti – Allora chiediamo al sindaco ed ai dirigenti responsabili uno sforzo maggiore affinché venga superato l’istituto dello scavalco e nominato un segretario a garanzia ell’azione amministrativa, dei dirigenti, dei consiglieri e dei nostri cittadini”.