“Lavoro, scuola, sanità, ambiente, Europa”: dopo le regionali Andreuccetti scommette sul campo largo

Il segretario territoriale dem: “Una coalizione a quattro gambe che deve trovare intese sui programmi e proporsi come alternativa al centrodestra”
Il centrosinistra vince in Emilia Romagna e Umbria. Sull’esito del voto alle regionali interviele il segretario territoriale del Pd, Patrizio Andreuccetti.
“Il centrosinistra vince, e bene, in due importanti regioni – sice – Se in Emilia Romagna la vittoria era più prevedibile, in Umbria la partita era tutt’altro che scontata, ma in entrambi i casi ci sono segnali nazionali e locali da cogliere. Per vincere il centrosinistra ha bisogno del campo largo, da Renzi ai Cinque Stelle, passando per Avs, con il Pd come perno ineludibile della coalizione. Come si perde uno di questi pezzi, anche in regioni favorevoli può arrivare una sconfitta e quasi certamente la sconfitta arriva in ambito nazionale. Il compito che il Pd sta adeguatamente assolvendo tramite la guida della segretaria Schlein, è quello di essere unito al proprio interno e di essere guida, senza velleità egemoniche, di una coalizione composta, sostanzialmente, da quattro gambe. Una coalizione che non va e non andrà d’accordo su tutto, ma che è chiamata a stare insieme su dei punti precisi, così come avviene in determinati territori, per proporsi come alternativa credibile al centrodestra”.
“La credibilità passa, a mio parere, dalla chiarezza su lavoro, scuola, sanità, ambiente, Europa – dice Andreuccetti – Con questi cinque punti il centrosinistra può puntare alla guida del paese. Il lavoro stabile e adeguatamente retribuito è la base per combattere le disuguaglianze, a partire dalle nuove generazioni e dalle donne. L’ambiente, con tutti i cambiamenti ed i disastri che si porta dietro, è la condizione imprescindibile per la vivibilità di un territorio e di una nazione. La scuola e la sanità pubbliche e di qualità rappresentano il perno di quello stato sociale (o welfare state che dir si voglia) che, se applicato con principi di giustizia sociale, contribuisce in maniera determinante alla creazione di una società fondata su libertà e uguaglianza. L’Europa dei popoli, non quella delle banche e dei burocrati, è l’unica strada per essere competitivi in un mondo che, con il proliferare di dittature e grande finanzia, va in direzione ostinata e contraria rispetto a democrazia, economia solidale e pace”.
“Di tutto questo il Pd e il centrosinistra tutto sono chiamati a parlare anche sui nostri territori – dice ancora – avendoli come fari per gli appuntamenti futuri, partendo dal governo dei comuni fino a giungere alle elezioni regionali dell’anno prossimo, dove la bontà del governo e l’innovazione su principi e azioni potranno fare ancora una volta la differenza. La scelta di candidati credibili, che hanno fatto la gavetta sul territorio, come lo sono De Pascale e Proietti, è una scelta che quasi sempre viene premiata dagli elettori”.
“Ad ogni modo, sarebbe sbagliato abbandonarci al trionfalismo, ma va detto che la strada intrapresa è quella giusta in quanto, finalmente, pare esserci un progetto non solo tattico ma strategico – chiude Andreuccetti – La chiarezza, l’idea che la politica possa incidere davvero sulla vita delle persone, il radicamento sul territorio, possono essere anche antidoti per invertire la rotta rispetto all’astensionismo, male atavico e strutturale delle recenti vicende delle democrazie liberali, su cui la politica tutta è chiamata ad impegnarsi con una visione di lungo respiro, ma in cui i piccoli e significativi passi sono fondamentali”.