Elezioni provinciali, ultimo assalto al voto dei civici

Le civiche per Del Ghingaro: "Intempestiva e inappropriata l’attuale richiesta di incontro". Il sindaco di Viareggio: "I cittadini meritano rispetto"

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Mancano poche ore alla scadenza della presentazione delle liste per le elezioni provinciali. Ma le grandi manovre non si fermano.

Entrambi gli schieramenti, quello che ha espresso come candidato presidente della Provincia Mario Pardini, sindaco di Lucca, e quello che invece ha indicato Marcello Pierucci, sindaco di Camaiore, sono sempre a caccia dei voti delle civiche e degli indecisi.

Gran parte della partita si gioca in Versilia, dove Pierucci nell’ultima settimana ha cercato di convincere gli altri primi cittadini dell’area. Una riunione richiesta a tutti i primi cittadini per chiedere unità di intenti nel voto a favore della Versilia, riunione a cui sarebbe stato invitato anche il primo cittadino di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, nonostante il veto posto dal Pd regionale a ‘trattare’, non sarebbe andata a buon fine per l’impossibilità (o la mancata volontà almeno nel caso del sindaco di Viareggio) di partecipare da parte degli altri primi cittadini.

Pierucci ha poi cercato un contatto diretto con le civiche che appoggiano l’esperienza di Giorgio Del Ghingaro. Di tutta risposta Casa Viareggio, che riunisce Lista Blu Del Ghingaro, Viareggio Democratica, Progetto per Viareggio, Giovani per VIareggio, Uniti per Viareggio e Torre del Lago, Buonsenso e Civicamente, ha respinto con una nota le ‘offerte’: “Viareggio – si legge – merita rispetto. Il rispetto che noi abbiamo sempre dato ad ogni istituzione e a ogni territorio in tutto il nostro percorso amministrativo, civico e libero. Questo rispetto non è stato concesso a noi dal Partito Democratico e dal sindaco del Comune limitrofo nella fase delle consultazioni per la scelta del candidato presidente, inserendo un veto su Viareggio, la sua maggioranza e il suo sindaco, tutte istituzioni democraticamente elette”.

“Ci sembra per questo intempestiva e inappropriata l’attuale richiesta di incontro, che ci perviene dal candidato del Pd, finalizzata esclusivamente ad ottenere improbabili adesioni opportunistiche ad un progetto che non ci ha visti protagonisti e dal quale prendiamo le distanze. La politica che abbiamo fin qui perseguito è basata sulla concretezza e sulla trasparenza, non certo sui vecchi giochi della politica che a Viareggio abbiamo bandito nove anni fa. Le auguriamo due cose: di cambiare prospettiva e di avere tanto tempo per incontrare chi l’ha scelta”.

Rincara la dose con un post lo stesso sindaco Giorgio Del Ghingaro: “Sulla candidatura a presidente della Provincia si sta giocando all’interno del Partito Democratico locale, una battaglia politica, che poco ha a che vedere con i territori: una corsa all’ultima poltrona, che raramente si è vista per una carica che, in definitiva, è poco più che rappresentativa, soprattutto da quando le Province sono state svuotate di molte funzioni. Nelle chat, segrete o meno, così come nelle riunioni, si fa un gran parlare di numeri e preferenze: conteggi resi sempre più difficili dai metodi utilizzati per accedere all’ambìto seggio, con le percentuali che ondeggiano come le alleanze. Non mancano gli spifferi, i non detti o i detti troppo, gli incarichetti e gli strapuntini già assegnati”.

Non si parla mai di programmi, di amministrazione – prosegue – La concretezza esula da quei consessi. Non interessano i ragazzi che hanno passato tutto il corso delle superiori in un container, non importano gli edifici storici chiusi o quelli fatiscenti lasciati in abbandono, utili solo a puntellare un bilancio che con gli anni è diventato sempre più difficoltoso da chiudere. Il punto è che i cittadini meritano rispetto. E Viareggio pure. Il rispetto che noi abbiamo sempre dato ad ogni istituzione ed a ogni territorio in tutto il nostro percorso amministrativo civico e libero. Lo abbiamo detto dall’inizio e ribadito in una lettera al candidato del Pd. Ma è la stessa cosa che diremo al candidato del centrodestra, se ci sarà l’occasione”.

“Invece – conclude – prima si mette il veto su Viareggio, la sua maggioranza e il suo sindaco, tutte istituzioni democraticamente elette, e poi si cerca il suo appoggio, passando per vie traverse e sperando in improbabili sponde là dove non ce ne saranno. La politica che abbiamo fin qui perseguito è basata sulla concretezza e sulla trasparenza, non certo sui vecchi giochi della politica che a Viareggio abbiamo bandito nove anni fa. La nostra maggioranza è coesa e va compatta all’obiettivo: al di là dei tanti discorsi e delle giravolte, dalle quali prendiamo, orgogliosamente, le distanze”.

Le altre partite si giocano su Coreglia, dove il sindaco è il segretario regionale di Azione, Marco Remaschi, e a Seravezza, con il sindaco civico Lorenzo Alessandrini. Il sindaco Pierucci è convinto di poter avere dalla sua i voti dei consiglieri di queste realtà ma potrebbe non essere così. Remaschi è pronto a chiudere una lista senza indicazione di candidato presidente della Provincia assieme a Del Ghingaro e ad altri civici. Alessandrini potrebbe addirittura presentare un’altra lista, indipendente dalle altre e anch’essa senza candidato presidente.

Un panorama che si chiarirà nelle prossime ore e che diventerà ufficiale al deposito delle liste.

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