Morelli (Fare Barga): “Gravi errori progettuali e procedurali hanno determinato il disastro del palazzetto”

La candidata dell’opposizione: “È in costruzione da troppo tempo e costerà ai cittadini probabilmente più del doppio di quanto previsto”
“Apprendiamo con stupore che la sindaca uscente e ora candidata Caterina Campani risponde alle nostre dichiarazioni ammettendo i suoi errori. Non solo, coglie anche l’occasione di approfondirli, circostanziando pubblicamente quello che noi – con eleganza – avevamo toccato solo in superficie, pensando di essere stati già troppo aggressivi. Ma se allora dobbiamo scendere nello specifico, facciamolo”. Così la candidata di Fare Barga, Lucia Morelli.
“L’amministrazione comunale uscente ci vorrebbe far credere che la progettazione del palazzetto di Barga, opera da milioni di euro e forse la più importante del Comune da anni, sarebbe stata svolta senza le dovute indagini preliminari sulle fondazioni – dice ancora – Questo appare ancora più incredibile, considerando che l’edificio non era utilizzato e che quindi i saggi strutturali potevano essere svolto senza alcun problema. Altro che “doti di veggenza”, bastava applicare un minimo grado di diligenza per capire che si trattava di indagini indispensabili prima di fare l’opera. Tra l’altro, stiamo parlando di una struttura che ha circa 40 anni, come si poteva pensare che la medesima potesse essere mantenuta con assoluta certezza, senza saggi? La verità è che l’amministrazione Campani sta coprendo, candidamente, in modo che farebbe sorridere se la vicenda non fosse seria, i gravi errori progettuali e procedurali che hanno determinato il disastro del palazzetto. Quand’anche il problema fosse stato solo quello delle fondazioni, del resto, i costi non sarebbero più che raddoppiati e i tempi non si sarebbero dilatati senza fine. Purtroppo, invece, il disastroso progetto, coperto dall’amministrazione, era noto nelle sue mancanze a tutti gli operatori del settore, ditte e professionisti, che avevano segnalato la gravità della situazione che il Comune ha continuato a coprire. La torbida operazione che sta compiendo l’amministrazione, volta solo a coprire una realtà che è ormai evidente, sarà smentita dalla pubblicazione degli atti ai quali a questo punto faremo accesso (atti, lo si ribadisce, già noti a tutti gli operatori del settore, che le hanno visionati in fase di gara)”.
“Per quanto riguarda “lo spazio urbano residenziale deturpato”, si invitano i cittadini a valutare osservando l’opera da qualunque punto panoramico di Barga. E non si tratta solo di migliorare nell’aspetto – dice ancora – Un’opera pubblica costruita apposta per ospitare eventi sportivi deve poter essere in grado di farlo quotidianamente, non attuando “piani” di traffico e parcheggio, che in quanto tali sono da considerare per la straordinaria amministrazione. Il Coni li avrà anche approvati, ma il Coni non abita in centro a Barga. È ingenuo continuare a credere che un’opera pubblica possa inscriversi negli stessi spazi in cui aveva trovato alloggio 40 anni prima: cambiano le abitudini e le esigenze della popolazione, ma anche le regolamentazioni sugli eventi. Non abbiamo mai parlato di “cantiere abbandonato”, sappiamo che i lavori sono “in corso” da quasi otto anni. Due olimpiadi. Abbiamo parlato di mausoleo abbandonato, di opera abbandonata, perché il tetto non è ancora finito e la struttura è già da mandare in manutenzione. I cittadini del Comune di Barga devono sapere che l’unico modo “costruttivo” di affrontare la questione non può prescindere dall’accertamento e dalla denuncia pubblica di come sono andate veramente le cose”.
“Su vicende come queste si misura l’onestà, la libertà e l’indipendenza politica di una lista o di un gruppo politico: non conosciamo modi diversi di fare politica, se non rendere pubbliche, con forza, vicende sconcertanti come queste – conclude Morelli – Il Palazzetto di Barga è in costruzione da troppo tempo, costerà ai cittadini probabilmente più del doppio di quanto previsto, i bambini sono ormai cresciuti senza avere una struttura idonea all’attività motoria. Serve altro per qualificare l’amministrazione uscente, che ancora si vorrebbe far beffa non tanto di noi, ma dei suoi concittadini? È arrivato il momento di dirci quanto è stato speso complessivamente? Qui non si tratta di conoscere la pubblica amministrazione, ma di avere buon senso e onestà intellettuale. Che per amministrare sono fondamentali. E a noi non mancano”.