Villa Collemandina, Pioli: “I cittadini non hanno creduto a una lista fatta da quasi tutti non residenti”

Il candidato sindaco per Tradizione e Futuro replica a Simonini: “Nessuna paura del confronto, vinto contro chiunque negli ultimi 40 anni”
Villa Collemandina, il candidato a sindaco per la lista Tradizione e Futuro, Francesco Pioli, replica a Simone Simonini, che era intervenuto sulla mancata presentazione della lista a sostegno di Giusti.
“Le motivazioni addotte per la mancata presentazione di una lista alternativa a quella di Tradizione e Futuro – dice – sono inesatte e fantasiose. La realtà è molto semplice: i candidati, quasi tutti non residenti nel comune di Villa Collemandina, avevano l’unico scopo, tra l’altro apertamente dichiarato, di collocare i loro rappresentanti all’interno del consiglio comunale, esclusivamente per scopi di rappresentanza politica. Hanno creduto di aver trovato sul territorio dei referenti influenti e cittadini facilmente influenzabili a sostenere le loro candidatura, ma non è stato così: non sono riusciti nemmeno a trovare 25 firme necessarie per presentare una lista nei comuni al di sopra dei 1000 abitanti”.
“I cittadini si sono dimostrati responsabili ed hanno capito che persone sconosciute, esterne alla nostra realtà, che non conoscono nulla del nostro territorio, delle nostre necessità e aspettative, non potevano essere i loro rappresentanti nel consiglio comunale – prosegue Pioli – Per giustificare il loro fallimento, scrivono che molti cittadini non hanno firmato la loro candidatura per paura. Ritengo questa affermazione inopportuna e disdicevole in quanto insinua sospetti e dà adito a considerazioni inopportune e tendenziose. Anche l’affermazione in merito alla “certezza” che sarebbe stata presentata una lista civetta, in caso fossero riusciti a presentare la loro, è priva di ogni fondamento e sfido Simonini a portare le prove di quello che sostiene e dice di avere. La nostra lista Tradizione e Futuro della quale sono stato candidato a sindaco per ben 8 volte, è stata sempre premiata nelle consultazioni elettorali ininterrottamente da 40 anni. Si è confrontata sia con liste civiche che di partito; non ha mai temuto confronti e mai ha presentato liste civetta per condizionare la volontà degli elettori”.
“Credo che questo sia ampiamente sufficiente a smentire l’affermazione riportata nell’articolo in questione – conclude Pioli – Voglio ribadire con fermezza che ho sempre avuto un rapporto cordiale e disponibile con i miei concittadini ed aggiungo che il loro comportamento, in questa circostanza, non mi è dispiaciuto e l’ho interpretato come un segno di stima e di fiducia nei miei confronti, non certamente di paura perchè diffidare e non dare credito a persone sconosciute è segno di prudenza e maturità”.