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Bagni di Lucca, Fantozzi e Frigo (Fdi): “Nessun progetto per la riapertura delle terme”

16 aprile 2024 | 15:55
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Bagni di Lucca, Fantozzi e Frigo (Fdi): “Nessun progetto per la riapertura delle terme”

I due esponenti di Fratelli d’Italia puntano il dito contro l’amministrazione: “C’è bisogno di un salto di qualità a livello amministrativo per essere artefici di una vera e propria crescita del nostro territorio”

“Drammaticamente, l’ultimo Consiglio comunale di Bagni di Lucca ha messo in evidenza quello che noi temevamo: la maggioranza non ha alcun progetto né una pianificazione che possa riportare almeno in parte l’antico splendore delle Terme di Bagni di Lucca“. Così  gli esponenti di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi, vice capogruppo in consiglio regionale della Toscana e Annamaria Frigo, Capogruppo nel Consiglio comunale di Bagni di Lucca.

“Dal dibattito è emersa l’assoluta mancanza persino di uno studio di fattibilità progettuale per il recupero degli stabilimenti e di un piano finanziario plausibile a disposizione di chi volesse eventualmente investire. Chi ha partecipato ai lavori del consiglio comunale straordinario, proprio sul tema degli stabilimenti termali dello scorso 10 aprile, ha avuto una grande delusione, perché sono state rappresentate tutte le carenze di un’amministrazione comunale incapace di salvaguardare il bello del territorio che amministra e di permettere la ripartenza di un sistema economico che potrebbe avere un beneficio immenso dalla presenza di stabilimenti termali – proseguono -. Nonostante la nostra richiesta, il sindaco Michelini ha vietato ai cittadini presenti di prendere la parola. Un atteggiamento che spiega molto di come questa maggioranza considera gli abitanti di Bagni di Lucca”.

“Riattivare gli stabilimenti termali sarebbe un beneficio non solo per Bagni di Lucca, ma per tutta la Valle del Serchio. Da anni sentiamo infatti parlare di mettere a sistema la Garfagnana e il bacino del Serchio, con tutte le sue bellezze e attrazioni. Uno dei motori di questa rinascita del nostro territorio potrebbe essere appunto un’attività termale che possa attrarre visitatori e creare una struttura alberghiera capace poi di distribuire nelle varie attrazioni. Pensiamo alla Grotta del Vento, a Fornovolasco, dove non esiste una struttura ricettiva in grado di ospitare degnamente chi voglia fermarsi oltre una visita mordi e fuggi – concludono -. C’è bisogno di un salto di qualità, a livello amministrativo, di una visione che vada oltre l’ottenimento dei pochi voti che servono per essere rieletti, per essere artefici di una vera e propria crescita del nostro territorio. Ne ha bisogno Bagni di Lucca, ne ha bisogno la Valle del Serchio e tutta la Provincia di Lucca”.