Fantozzi e Frigo (Fdi): “A Bagni di Lucca si svende un patrimonio storico con superficialità”

I rappresentanti di Fratelli d’Italia passano all’attacco della giunta guidata dal Michelini
La presentazione al Consiglio comunale del Piano di alienazioni dei beni immobili da parte del comune di Bagni di Lucca ha suscitato molta preoccupazione nel capogruppo di Fdi Annamaria Frigo, che ha interessato della vicenda il consigliere regionale Vittorio Fantozzi, da sempre vicino alle problematiche della Valle del Serchio.
“Siamo sconcertati dalla superficialità con la quale questa ineffabile maggioranza svende una serie di immobili che rappresentano il passato e la storia di un territorio, di una comunità – dicono Frigo e Vittorio Fantozzi -. Si tratta di un elenco. Lo stesso accade con molti altri beni immobili che questa amministrazione, in 7 anni di mandato, ha lasciato al degrado, e che ora vengono messi in vendita con un valore depauperato rispetto a quello reale”.
L’elenco è decisamente lungo e le ferite alla storia culturale del centro della Valle del Serchio sono molte. “Il deposito comunale Terme a Bagni Caldi, Villa Fiori ormai cadente con il suo parco, il suo parcheggio e terreni limitrofi, la sede della Croce Rossa italiana, Villa Ada con il suo parco, Villa Webb con il suo terreno, il Grande Albergo e relativo parco – sottolineano Fantozzi e Frigo-. A questi immobili, di alto valore storico per il nostro territorio, si aggiungono molti terreni e tutte le ex scuole di Montefegatesi, Lucchio, Fabbriche di Casabasciana, San Cassiano. Si svendono immobili sui quali, proprio per il loro valore storico, si poteva portare avanti una progettualità legata al turismo, in grado di creare posti di lavoro e dunque generare ritorni positivi per il sistema economico del territorio”.
“Indipendentemente dai fondi Pnrr – concludono i due esponenti di Fratelli d’Italia-, già nel 2017, con l’avvento della giunta Michelini, potevano essere intercettati finanziamenti europei, finalizzati al recupero di beni immobili storici, per creare interesse e intercettare flussi turistici con l’attivazione di programmi di finanziamento dell’Unione Europea, già stanziati nel bilancio pluriennale, per il periodo 2014-2020. Una operazione, quella attuale, che porta certamente a un impoverimento sotto ogni profilo della città di Bagni di Lucca, con risvolti economici dei quali dovranno necessariamente occuparsi anche a livello contabile chi ne è preposto, vista la portata complessiva della manovra di vendita”.