Taglio ai fondi per i piccoli Comuni, Puppa: “Ripristinare le risorse”

28 febbraio 2024 | 11:20
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Taglio ai fondi per i piccoli Comuni, Puppa: “Ripristinare le risorse”

Sei enti locali, tutti della Garfagnana, si vedranno ridurre i trasferimenti. Il Consiglio regionale approva una risoluzione

Piccolo sarà bello, ma povero no. E’ questa la sorte che è toccata ai piccoli comuni, quelli sotto i mille abitanti che, di punto in bianco, con l’ultima legge finanziaria del governo nazionale, si sono visti decurtare le risorse dell’apposito fondo istituito nel 2021.

Per questi motivi il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza, su proposta della commissione aree interne, una risoluzione che impegna la giunta ad “attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento, avanzando la questione anche in sede di Conferenza delle Regioni, affinché venga individuato in tempi rapidi un veicolo legislativo mediante il quale il fondo complessivo, decurtato per l’anno 2024 con la Legge di bilancio 2024, passando da 172 milioni di euro a 128 milioni, sia ripristinato in base alle previsioni iniziali, e sia, altresì, data continuità all’ erogazione dei fondi previsti per le annualità successive”.

“In provincia di Lucca – spiega Mario Puppa, consigliere regionale Pd, componente della commissione Aree interne – sono 6 i comuni che si sono visti decurtare i finanziamenti: Careggine, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Molazzana, Sillano Giuncugnano, Vagli di Sotto, su un totale di 21 in Toscana. Stiamo parlando della quarta annualità del fondo istituito dal governo Draghi. Soldi destinati alla messa in sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici, per l’abbattimento di barriere architettoniche, per l’efficientamento energetico e per progetti di sviluppo sostenibile. Invece di 85 mila euro, ciascun comune, riceverà solo 58 mila euro”.

Lo stesso Dossier della Camera dei Deputati relativo alla legge di bilancio 2024 ha evidenziato questo taglio affermando che “appare necessario che il Governo chiarisca se la riduzione delle risorse non sia suscettibile di pregiudicare l’attuazione del programma pluriennale di interventi finanziato con le medesime risorse che potrebbe essere già stato avviato dai comuni destinatari dei contributi”.

“E’ evidente – conclude Puppa – che per questi comuni vedersi decurtare risorse così importanti risulta essere un colpo durissimo, una taglio da sanare al più presto se si vuole essere coerenti quando si dice che bisogna sostenere le aree interne e montane del Paese”.

La risoluzione

È stata approvata a maggioranza in Consiglio regionale una proposta di risoluzione “’in merito alle conseguenze derivanti dalla riduzione dei contributi assegnati ai comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti” disposta dal bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026. L’atto, presentata dalla commissione per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle Aree interne della Toscana, presieduta da Marco Niccolai (Pd), ha ricevuto i voti favorevoli della maggioranza e del Movimento 5 Stelle, mentre Lega e Fratelli d’Italia hanno votato contro.

L’atto d’indirizzo impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento, avanzando la questione anche in sede di Conferenza delle Regioni, affinché venga individuato in tempi rapidi un veicolo legislativo mediante il quale il fondo complessivo, decurtato per l’anno 2024 con la Legge di bilancio 2024, passando da 172milioni di euro a 128milioni, sia ripristinato in base alle previsioni iniziali, e sia, altresì, data continuità all’erogazione dei fondi previsti per le annualità successive”.

Come ha spiegato Marco Niccolai illustrando la risoluzione in aula, questi fondi, previsti da un piano quindicinale, servono “per scuole, per il patrimonio comunale, per l’efficientamento energetico e per iniziative di sviluppo sostenibile”. In Toscana i Comuni sotto i mille abitanti sono venti, e questo significa che le risorse, che “dovevano essere 85mila euro per ciascun Comune, nell’anno 2024, invece sono 58mila. I contributi per i Comuni sotto i mille abitanti diminuiscono notevolmente, dopo due anni in cui erano stati superiori agli 80mila euro (annui)”. “Può sembrare una cifra non degna di nota – ha commentato Niccolai – ma per queste piccole realtà sono fondi che fanno davvero la differenza”. Soprattutto per i piccoli comuni che, sottolinea la risoluzione, “rappresentano una parte ampia del territorio toscano ed in molti casi si caratterizzano per essere soggetti a graduali fenomeni di declino e spopolamento a causa delle difficoltà di accessibilità ai servizi essenziali”.

Maurizio Sguanci (Iv) ha annunciato voto favorevole alla mozione osservando che “invece di sostenere le realtà del territorio a minaccia di spopolamento, garantendo risorse aggiuntive, si operano ulteriori tagli”. “Come è possibile immaginare di far crescere un territorio – ha chiesto -, se si accentra tutto sulle città e si penalizza ancora di più chi è al margine?”

Elisa Tozzi (FdI) ha annunciato voto contrario alla proposta di risoluzione perché “si sottolineano i problemi tentando di imputare al governo nazionale qualsiasi cosa”. “Noi ci facciamo però portavoce del bisogno di attenzione che hanno i piccoli Comuni – ha proseguito -. Si tratta di fare una razionalizzazione delle risorse messe in campo”. Sono stati fatti dei bandi a favore delle piccole realtà, ha concluso, che hanno avuto molto successo.

“Non riesco proprio a comprendere come si possa votare contro un atto anche se si dice di essere d’accordo” ha commentato Silvia Noferi (M5S). Noferi ha annunciato voto favorevole alla proposta di risoluzione “perché questo non è un atto strumentale contro il governo nazionale, è una domanda lecita chiedere