Nuovo polo scolastico di Piegaio-Trebbio, si accende la polemica a Pescaglia

Il sindaco: “Se si vuole una scuola sicura l’unica cosa che si può fare è abbattere quella esistente e costruirne una nuova”
Nuovo polo scolastico di Piegaio-Trebbio, si infiamma la polemica a Pescaglia con un botto a distanza tra il consigliere di opposizione Pietro Tosi e il sindaco Andrea Bonfanti.
“Sapevo già da tempo che a breve sarebbero partiti i lavori di demolizione della scuola di Piegaio-Trebbio, ma oggi davanti all’evidenza il mio rammarico è ancora più forte – attacca il consigliere di opposizione -. Una elegante struttura in pietra con un bel parco alberato, inserita perfettamente nel contesto paesaggistico, vecchia di qualche lustro ed oltretutto con gli infissi sostituiti soltanto sei anni fa, che tra qualche giorno esisterà soltanto nei ricordi dei tanti pescaglini che ha ospitato nei suoi anni di onorato servizio. Ad oggi nutro ancor di più la convinzione che l’attuale amministrazione comunale doveva trovare una soluzione alternativa alla costruzione del nuovo plesso scolastico, lasciando così in piedi un solido edificio, che tanto sarebbe stato utile all’intera comunità pescaglina”.
La replica del primo cittadino non è tardata ad arrivare: “Dispiace dover intervenire per scrivere l’ovvio, ma di fronte a notizie false e fuorvianti non è possibile fare diversamente, per cui proviamo a fare chiarezza una volta per tutte, come già fatto nella riunione di presentazione del progetto a Trebbio. ‘Repetita iuvant’, diceva saggiamente la mia prof di latino delle superiori. Perché la scuola di Piegaio viene abbattuta? La risposta è semplice quanto ovvia: la scuola di Piegaio non è a norma né antisismica né per ciò che riguarda gli impianti elettrici e termici e non è adeguabile (lo scrivono gli ingegneri strutturali, non il sindaco) e quindi non è possibile nemmeno ipotizzare di ampliarla. Se si vuole una scuola sicura l’unica cosa che si può fare è abbattere quella esistente e costruirne una nuova. E credo che non ci sia nessuno che preferisca mandare i propri figli in una scuola insicura. Inoltre gli spazi della vecchia scuola non erano più adeguati alla didattica contemporanea (la nuova è stata progettata proprio in collaborazione con la nostra scuola)”.
“Pare superfluo doverlo dire ma evidentemente, se in giro si sente di tutto e di più, valeva la pena ribadirlo – afferma Andrea Bonfanti -. Come mai non si fa la scuola da un’altra parte? Perché urbanisticamente si può fare solo lì. Come sappiamo il nostro territorio è vincolato per ragioni idrogeologiche e quindi non è possibile farla se non dove i vincoli lo consentono. In più, con la nuova scuola verrà realizzata anche una nuova palestra, il tutto grazie ai fondi Pnrr, il contributo della Regione Toscana e della Fondazione Crl. In vita mia sinceramente pensavo di averle sentite e viste tutte, ma mai mi sarei immaginato di vedere qualcuno che si scaglia contro la realizzazione di una nuova scuola moderna e sicura in sostituzione di una vecchia, inadeguata e insicura”.
“È proprio vero che la realtà spesso supera l’immaginazione – conclude il sindaco -. Noi, comunque, andiamo avanti certi che niente si baratta con la sicurezza e la qualità dell’istruzione dei nostri figli, figuriamoci la mera propaganda”.