L’opposizione: “Scuola dell’infanzia di Valdottavo, dopo mesi ancora niente lavori per il tetto”

I consiglieri passano all’attacco: “Se questo è il futuro che avanza tanto sbandierato, noi rimaniamo perplessi”
“Che succede al tetto della scuola dell’infanzia di Valdottavo?”. A porre la domanda sono i consiglieri di opposizione di Borgo a Mozzano – Lorenzo Bertolacci, Yamila Bertieri, Enza Brunini e Indro Marchi – a seguito dei molti malumori a loro espressi da parte dei cittadini.
“Può influirci il tempo, può influirci l’aumento dei prezzi beni materiali ma, in un mese e oltre, ancora non si vedono iniziare i lavori per il tetto della scuola dell’infanzia di Valdottavo e i bambini sono costretti a mangiare ancora in classe – proseguono i consiglieri -. Erano passati meno di 90 giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico che al primo acquazzone, l’acqua è penetrata all’interno. È dal 4 di dicembre, infatti, che è stato comunicato ai genitori che, a seguito dei problemi relativi ad infiltrazioni rilevate al refettorio della scuola, si sono resi necessari interventi riguardanti una parte del tetto sovrastante lo stesso refettorio e che pertanto fino a nuova comunicazione, i bambini consumeranno il pasto in sezione. E da quella comunicazione ad oggi sono passati ormai 40 giorni ma apparentemente non sembra ci siano novità“.

“Una struttura considerata dall’attuale amministrazione una delle più all’avanguardia del territorio, rimessa a nuovo a seguito di lavori di riqualificazione in soli tre mesi, con lo stesso sindaco che aveva dichiarato che questa scuola sarebbe stata un gioiello grazie agli straordinari e bellissimi lavori effettuati. Riqualificazione resa possibile con un finanziamento governativo di quasi mezzo milione di euro. Ci chiediamo quindi – sottolineano Bertolacci, Bertieri , Brunini e Marchi- se forse questo intervento non sia stato concepito e poi realizzato in maniera frettolosa e/o superficiale visto quello che sta accadendo? Una situazione come questa non può non sollevare preoccupazioni, trattandosi di un edificio che ospita per gran parte delle giornate alunni e docenti. Se questo è il futuro che avanza tanto sbandierato, noi rimaniamo perplessi”.