Fratelli d’Italia Lucca, dopo le cene di Natale separate le correnti alla prova del primo coordinamento provinciale



Contesi i 5 membri che deve scegliere Giannoni: l’altra anima del partito si aspetta rappresentanza. Intanto ieri al Guercio il convivio per gli auguri con tutti coloro che hanno disertato l’invito a V illa Papao
La politica, si sa, non si fa soltanto nelle stanze dei bottoni. Talvolta, anche questo è risaputo, a tavola si intessono accordi e intese e si gettano le basi per il futuro. Se si parla di Fratelli d’Italia in provincia di Lucca si può aggiungere che i momenti di convivialità, che in vista di Natale sono stati organizzati tra iscritti e simpatizzanti, hanno quanto meno messo in evidenza, ancora una volta, la frattura che si è aperta all’interno del partito. Ma non è, si mormora, una ferita aperta. Almeno per ora. La vera prova – al di là delle cene degli auguri che le due correnti del partito hanno, di fatto, consumato separatamente – sarà la prima riunione del nuovo coordinamento provinciale, uscito dall’ultimo congresso. Una seduta attesa ma, a quanto pare, destinata ad essere procrastinata ancora. Sarà decisiva, infatti, per capire se le due anime del partito provinciale possono continuare a coesistere e convivere. Oppure se quella frattura emersa in modo lampante fra, da un lato, la corrente che fa capo al consigliere regionale Vittorio Fantozzi e al coordinatore appena confermato Riccardo Giannoni, e, dall’altro, quella che invece si ispira al deputato Riccardo Zucconi e al sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini potrà ricomporsi oppure iniziare davvero a sanguinare, con esiti che al momento tutti sembrerebbero voler evitare.
Il nodo che il coordinatore Riccardo Giannoni deve, infatti, sciogliere è piuttosto intricato. Riguarda anzitutto la scelta dei 5 componenti del coordinamento provinciale la cui nomina spetta di diritto al coordinatore. La corrente del partito che fa capo a Zucconi e Giannini, il quale si era candidato a guida del partito provinciale, salvo poi ritirarsi all’ultimo minuto, si aspetta di avere la giusta considerazione. Stando, infatti, ad alcune voci di corridoio, Giannoni sarebbe di fronte ad un bivio: l’ala degli ‘zucconiani’ reclamerebbe infatti 4 dei 5 componenti a scelta del coordinatore, in modo da avere complessivamente 7 rappresentanti nel coordinamento. Questo perché dalle elezioni al congresso questa corrente ha ottenuto soltanto un rappresentante, oltre ai due membri di diritto Zucconi e Giannini. Dal canto suo, il coordinatore deve vincere, a quanto pare, qualche resistenza e ostacolo che sarebbe stato frapposto da alcuni esponenti di spicco dell’altra anima del partito.
Ecco perché stupisce in realtà ben poco che il coordinamento non sia stato ancora convocato. E le cene degli auguri da ‘separati in casa’ sarebbero soltanto un riflesso della delicata fase interna. E’ nondimeno chiaro a tutti che la vera partita, comunque la si veda, la si giocherà non alle amministrative di primavera, bensì alle regionali del 2025. Questa è la dead line per cercare di trovare la quadra e compattare le due anime del partito in un’unica direzione. Secondo alcuni, un progetto piuttosto difficile.
Intanto, proprio ieri sera (21 dicembre) si è svolta al ristorante Il Guerciola cena degli auguri di Natale con il deputato Riccardo Zucconi, che non era potuto intervenire a quella organizzata a Villa Papao nei giorni scorsi. Così Zucconi ha organizzato un momento conviviale al quale ha invitato tutto il partito. Tuttavia, ai tavoli della cena di ieri sera, c’erano – tra gli altri – proprio coloro che non avevano partecipato lunedì scorso all’iniziativa conviviale con il coordinatore provinciale Riccardo Giannoni: oltre al sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini – che a cena ha portato anche il primo nato di Vergemoli dopo 20 anni, in segno di buon auspicio per il futuro -, c’erano anche l’assessore comunale di Lucca, Moreno Bruni, insieme ai consiglieri Diego Carnini, Nicolò Maltese e Laura Da Prato. Alla cena non è mancato nemmeno Marco Agnitti, presidente di Gesam Reti. In tutto un centinaio fra iscritti e simpatizzanti.




















La cena, hanno fatto notare alcuni dei partecipanti, viene organizzata ogni anno ed è diventata un momento conviviale fra colleghi di partito “affiatati”. “Come ogni anno da quando sono parlamentare – dichiara Riccardo Zucconi – ho avuto piacere di prendere parte alla cena organizzata a Lucca per Natale e, quindi, fare personalmente i miei auguri di buone festività a tanti amici che hanno condiviso e condividono con me la passione per la politica. A tanti dirigenti e amministratori di Fratelli d’Italia, ma non solo, che si impegnano ogni giorno nei vari territori della provincia di Lucca perché idee e progetti della destra italiana si facciano concrete nei consigli comunali e nelle amministrazioni della provincia. A questa famiglia di amici ho avuto l’onore di portare i saluti del segretario nazionale Arianna Meloni, degli amministratori impegnati in consigli comunali come il sindaco Mario Pardini e il segretario provinciale Giannoni. Un ringraziamento particolare per chi ha organizzato concretamente l’incontro e cioè il nostro sindaco Michele Giannini e alla comunità tutta della Mediavalle e Garfagnana che sarà impegnata a primavera in importanti elezioni amministrative. È stata anche l’occasione per condividere nei vari interventi riflessioni in merito alle prossime elezioni europee da tutti gli oratori considerate il vero spartiacque verso una nuova politica comunitaria in cui la destra avrà un ruolo da protagonista e che vedrà dopo molti anni l’opportunità di eleggere a Strasburgo uno storico esponente di Fdi, Francesco Torselli, attuale capogruppo in consiglio regionale in Toscana”.
“L’onorevole Zucconi – ha spiegato anche il sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini – ha invitato tutti quanti alla cena, come fa ogni anno. E come ogni anno ci siamo ritrovati per passare una serata all’insegna della condivisione di un semplice momento conviviale”. Su tutte le questioni aperte, invece, tacciono tutti. E aspettano, con una certa fibrillazione, la convocazione del primo coordinamento provinciale.