Dl bollette, approvato l’odg di Zucconi: “Necessaria proroga per una maggior tutela”

Il parlamentare di Fdi: "Va garantita la continuità delle forniture energetiche, senza ulteriori oneri da parte degli utenti"

“Con l’approvazione dell’ordine del giorno, a mia prima firma e cofirmato dal collega Fabio Rampelli, si dà mandato al Governo di rappresentare alla commissione Europea l’intenzione del Parlamento di garantire la continuità delle forniture energetiche, senza ulteriori oneri da parte degli utenti finali anche prevedendo una quantomai opportuna proroga dei termini per il passaggio dalla maggior tutela delle utenze domestiche. La proroga sarebbe utile anche per attuare una specifica campagna informativa finalizzata a rendere i cittadini pienamente consapevoli dell’entrata nel mercato libero”. Lo afferma in una nota il Segretario di Presidenza alla Camera e responsabile del Settore energia di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi.

È un dovere che si tutelino i cittadini e le imprese da un libero mercato che prevede fino al 78% in più dei rincari, pertanto è fondamentale fare da scudo a speculazioni di qualsiasi tipo – prosegue -. Basti pensare che l’Authority per l’energia ha indicato nel mese di ottobre 2023 un + 4,8% per le bollette del gas, mentre per l ‘energia elettrica un esorbitante +18,6%. E la tendenza all’aumento sembra continuare anche in questo trimestre, in particolare per il gas si è passati da una componente energia di 35,5 centesimi al metro cubo a 39,6 centesimi, mentre in questo trimestre la bolletta elettrica per una famiglia con consumi intorno ai 2.700 chilowattora (il consumo medio di una famiglia) dovrebbe crescere tra i 30 e i 50 euro rispetto al trimestre precedente. Aumenti che stanno seriamente mettendo in difficoltà famiglie e imprese. In Europa vi sono Paesi dove vediamo misure atte a tutelare i consumatori con prezzi calmierati o imposizioni a un tetto sul prezzo dell’ energia: la Germania ad esempio tutela i cittadini dando loro soldi e imponendo un tetto al prezzo dell’energia per famiglie e imprese;  la Francia ha un prezzo calmierato che è più efficace della nostra maggior tutela e infine la Spagna ha imposto un tetto al prezzo dell’energia e oggi ha le tariffe più basse d’Europa, quando invece le nostre sono addirittura il triplo (42 cent/kwh contro 17)”.

“Riteniamo che non ci sia motivo per cui l’Italia non debba essere messa nella stessa condizione di questi altri Paesi Europei, pertanto ci auguriamo che l’Ue si renda disponibile a trattarci come gli altri partner europei -conclude -, perché i nostri consumatori, ben 11 milioni, non sono di serie B”.

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