Progetto Futuro: “Tante problematiche alla scuola di Scesta, non era pronta per l’inaugurazione”






Il gruppo di opposizione passa all’attacco: “Dalla sicurezza all’aspetto dei trasporti, l’ambiente è poco funzionale”
“Una realtà non completa sotto tanti punti di vista, quella della nuova scuola della Scesta, inaugurata i primi di settembre, ma che forse non era ancora pronta per esserlo”. Questa la sintesi che i consiglieri del gruppo di opposizione di Bagni di Lucca Progetto Futuro –Laura Lucchesi, Claudio Gemignani e Massimo Betti – hanno tratto.
“Problematiche sia per quanto riguarda la sicurezza -affermano -, come ad esempio la scala che porta sulla terrazza (della quale non abbiamo ancora capito come potrà essere utilizzata), che non solo non è sicura, ma non ci si è nemmeno preoccupati di chiuderla, con il rischio quindi che qualche bambino possa accedervi; sia a livello organizzativo. Solo da pochi giorni, è stata ‘presa’ una ulteriore stanza, che poteva essere usata per altre attività, per fare la mensa (che doveva essere fatta al piano inferiore, che però non è ancora terminato). I bimbi della primaria, infatti, fino ad ora pranzavano sui banchi che, tra l’altro, risultano essere scomodi per l’assenza del ‘sotto banco’ e per il fatto di essere bassi e quindi poco idonei per un’età che va dai 6 ai 10 anni. Totale assenza di giochi (soprattutto esterni) sia per la primaria ma in special modo per l’infanzia che ha uno spazio esterno non terminato che risulta essere un vero campo di fango e per di più senza giochi. Aspetto al quanto rilevante per una scuola dell’infanzia. E a proposito di quest’ultima, non ci dimentichiamo che doveva essere al piano inferiore ma, non essendo ancora terminato, è stata adatta al piano superiore in uno spazio molto ristretto per 25 bambini e costituendo, ovviamente, elemento di disturbo per la scuola primaria che deve invece fare lezione”.
“E non possiamo tralasciare l’aspetto dei trasporti che non garantisce tutto l’orario ad alcuni bambini dell’infanzia provenienti da diverse frazioni; si apprende infatti che alcuni entrano fino ad un’ora dopo ed altri escono fino ad un’ora e mezza prima creando, a nostro avviso, disagi alle famiglie – attaccano -. Il trasporto dovrebbe essere infatti garantito, mettendo in condizione i bambini di poter frequentare regolarmente. Si è progettata una scuola senza prevedere un’area manovra bus, che permettesse quindi che il pullmino potesse arrivare (e fare quindi manovra), più vicino possibile all’ingresso della stessa, facendo scendere e salire i bambini in condizioni di completa sicurezza. Il pulmino deve invece rimane sulla strada, ed i bambini devono percorrere il tratto per arrivare all’ingresso anche sotto la pioggia”.
“Ci sembra assurdo trovarsi di fronte a certe problematiche quando si è davanti ad un progetto appena inaugurato, costato oltre 3 milioni di euro che alla fine, proprio perché non terminato, si riduce ad un ambiente insufficiente, poco funzionale e ‘adattato’ per tutti – concludono -. Con tutte le perplessità già esposte dal nostro gruppo riguardo a questo progetto, ancora una volta si inaugura un lavoro a metà, così come successo per il centro Asl e per la palestra di Fornoli che a distanza di quasi un anno dalla inaugurazione, ancora non è utilizzabile. Intanto, a distanza di settimane, si aspetta ancora risposta alla nostra richiesta di relazionare riguardo al crollo del muretto alla scuola primaria del capoluogo”.