Bagni di Lucca, Frigo (FdI): “No all’accorpamento delle classi alla scuola primaria”

Il consigliere d’opposizione: “Faremo tutto quello che il nostro ruolo permette per aiutare i genitori”
Dire no all’accorpamento delle classi alla scuola primaria di Bagni di Lucca e al suo depotenziamento. Questo l’obiettivo del consiglio comunale aperto tenutosi ieri (31 luglio) alle 21,15 nella Sala rosa del Circolo dei forestieri, su richiesta dei consiglieri di Progetto Futuro Laura Lucchesi, Massimo Betti e Claudio Gemignani e dal consigliere di Fratelli D’Italia Annamaria Frigo. Ordine del giorno: la riorganizzazione del plesso scolastico del capoluogo attraverso la realizzazione di 2 pluriclassi.
La convocazione è stata richiesta unitamente dai consiglieri di opposizione della giunta comunale con una raccolta firme, e ha visto la partecipazione di molti genitori e di abitanti del territorio che hanno riempito la sala per parlare del futuro scolastico dei bambini del comune e dei possibili scenari riguardo il destino dei plessi scolastici presenti sul territorio.
Al consiglio era stato chiamato a partecipare anche il dirigente scolastico Federico Feola, non presente fisicamente per impegni assunti precedentemente, ma che ha fatto arrivare una sua risposta scritta, comunicata alla platea dal consigliere delegato all’istruzione Agnese Benedetti. “Una mancanza molto sentita dai genitori – informa Frigo – che avrebbero gradito almeno un rappresentante della formazione scolastica con il quale riferire vista l’importanza del tema”.
Molteplici gli interventi dei genitori che si sono alternati al microfono, per richiedere alla giunta spiegazioni riguardo ai trasporti scolastici, alla possibilità di rivedere le decisioni del dirigente scolastico, e alla distribuzione dei bambini iscritti ai 3 plessi scolastici ora presenti. Interventi preparati con cura e documentati dai dati raccolti sulle iscrizioni scolastiche del territorio e sugli andamenti della natalità negli ultimi anni, dai quali deriva la grande paura di un depotenziamento e in futuro di una possibile chiusura del plesso scolastico del capoluogo Villa.
“Occorreva aver lavorato – continua Frigo – innanzi tutto sulla causa fondamentale della carenza di iscrizioni scolastiche e cioè sullo spopolamento delle nostre zone, attraverso politiche mirate alle famiglie e all’assetto economico del nostro territorio, e aver eseguito nel 2018 un’attenta analisi sulla sostenibilità del progetto di realizzazione della nuova scuola a Scesta, unitamente ad un processo partecipativo che doveva coinvolgere l’intero territorio. Come opposizione faremo tutto quello che il nostro ruolo permette per aiutare i genitori, stasera protagonisti, ad avere una risposta alle domande rimaste aperte”.