Il comitato per l’attuazione della Costituzione: “Basta inviare armi in Ucraina”

Attuacost della Valle del Serchio: “Necessario fermare la guerra”
A distanza di circa un anno il Comitato per l’attuazione della Costituzione della Valle del Serchio interviene nuovamente sul tema della guerra in Ucraina e Russia. “Il conflitto mondiale verso il quale sembra precipitare la guerra potrebbe essere una catastrofe senza precedenti – scrivono dal comitato -, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa del genere umano. Nella sciagurata corsa verso il disastro purtroppo anche il governo italiano ha le proprie responsabilità. Violando l’articolo 11 della Costituzione, che impone all’Italia il ripudio della guerra e la ricerca delle soluzioni diplomatiche per la risoluzione delle controversie internazionali, il governo contribuisce ad alimentare guerra e lutti decidendo di inviare armamenti ad uno dei due Paesi contendenti. E lo fa senza alcuna giustificazione, dato che l’Ucraina, come la Russia, non appartiene né all’Unione Europea né alla Nato, e l’Italia non è vincolata nei loro confronti da alcun trattato politico o militare”.
“Coerentemente con le proprie finalità, il Comitato per l’attuazione della Costituzione Valle del Serchio – si legge in una nota – denuncia perciò e condanna pubblicamente l’azione anticostituzionale e irresponsabile del governo attuale, come quello precedente, prono a interessi economici e politici estranei e in contrasto con l’interesse nazionale e la pacifica coesistenza dei popoli. La già preoccupante situazione viene ulteriormente aggravata dalla vergognosa condotta dei mezzi di comunicazione di massa. Televisioni e giornali, tutti o quasi supinamente allineati alla visione governativa, guardiani rigorosi dell’ortodossia, fanno calare censura e silenzio sulle voci discordi del Paese reale. Il clima è pesante e tira aria di regime. Non una parola, infatti, circa i referendum abrogativi promossi unitariamente da Generazioni Future e dal Comitato Ripudia la guerra. Tre sono i quesiti referendari, con l’obiettivo, in sintesi, di fermare l’invio di armiall’Ucraina; abolire il potere del governo di derogare al divieto di esportazione di armi in teatri di guerra; escludere dalla programmazione regionale della spesa sanitaria i soggetti privati fornitori di servizi sanitari, per di più in evidente conflitto di interessi, in modo da reimpiegare nel servizio sanitario nazionale, e contrastare così la crescente privatizzazione dei servizi sanitari, gli ingenti fondi ad esso sottratti per finanziare invece l’aumentata spesa militare”.
“Di fronte ai pericoli che attualmente minacciano l’intero pianeta – si legge in una nota -, Attuacost considera prioritaria la lotta contro la guerra, e ritiene quindi condivisibile ogni tentativo di coinvolgere a questo scopo l’opinione pubblica e di mobilitare quanto più possibile la popolazione. Con questo spirito il Comitato per l’Attuazione della Costituzione Valle del Serchio valuta l’iniziativa referendaria e, sollecitando tutta la cittadinanza a sottoscriverla, si impegna a sostenerla con ogni mezzo a sua disposizione. Maggiori informazioni sui quesiti referendari possono essere assunte sui siti dei Comitati organizzatori https://referendumripudialaguerra.it/ e https://generazionifuture.org/, dove peraltro è possibile anche la firma on line con lo Spid. Gli stessi Comitati organizzatori informano di aver inviato i moduli in tutti i Comuni Italiani per cui, a maggior ragione, sarà possibile la classica sottoscrizione anche presso i Comuni della Valle del Serchio. Occorre affrettarsi perché i termini scadono alla metà di luglio”.